AI. L’intelligenza Artificiale comporrà musica classica attraverso l’utilizzo di un sofisticatissimo software.
AI. Oggi è possibile, grazie all’Intelligenza artificiale fare di tutto creare immagini, addirittura video, sviluppare testi di ogni tipo ed in diverse lingue ed anche la musica grazie a sofisticatissimi software, messo a punto da numerosi ricercatori nel mondo. I software AI, consentono di appropriarsi di partiture complete di grandi composizioni di musica classica come quelle di Beethoven, Brahms e Mozart e comporre brani o addirittura completare opere incompiute.
Il software in AI, non solo comprende la struttura di base della musica ma può anticipare le note di una registrazione. Gli sviluppatori in genere, dichiarano di essere fortemente interessati, a comprendere ciò che rende la musica attraente e come comprendere meglio una composizione o l’essenza di ciò che rende, per esempio riconoscibile il suono di uno Shubert. Questi software, potranno quindi, anche essere di grande aiuto nel tradurre una performance musicale dal vivo in una partitura scritta“.
Il software di AI può anche arrivare a leggere i gusti dell’ascoltatore e suggerire quindi nuove composizioni musicali, come tra l’altro già fanno software di famose piattaforme di streaming come Spotify, Dezeer etc., oppure essere di grande d’aiuto a musicisti e compositori che già usano strumenti digitali.
Non è la prima volta che l’intelligenza artificiale AI viene applicata alla composizione musicale, infatti anni fa Google presentò una bella melodia al piano di 90 secondi generata da un software di AI. Oggi grazie agli enormi sviluppi ottenuti dai software di composizione, attraverso l’intelligenza artificiale, essi sono capaci di apprendere moli di dati considerevoli e utilizzare queste informazioni per creare brani sempre più sofisticati.
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