E’ opportuno conoscere la storia degli Osci, un popolo che a partire dal V secolo a.C. si insediò in molte aree del centro-sud Italia.
Chi erano gli Osci.
Detti anche Oschi (impropriamente, anche “Opici”), erano una popolazione indoeuropea di origine sannitica, appartenenti al gruppo osco-umbro. Si distinguevano dagli altri ceppi del filone, principalmente per la loro lingua, poiché parlavano la lingua osca, idioma indoeuropeo del gruppo osco-umbro. Con gli Osci, si identificano, storicamente, una pluralità di popoli dell’Italia meridionale, dei quali si ha testimonianza in età antica. Dal V secolo a.c, questa popolazione fu inglobata dai Sanniti che erano, rispetto ad essi, stanziati leggermente più a nord e da quel momento, i due gruppi si fusero per divenire una sola cosa. Insieme formarono un gruppo di guerrieri temibili che dettero filo da torcere ai romani, finchè furono definitivamente sconfitti dopo le Guerre sannitiche.
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La storia.
Appartenenti, come già anticipato, al ceppo sannitico, si insediarono inizialmente (I millennio a.C),nella loro sede storica ovvero l’Opicia per sovrapporsi ed amalgamarsi ad un’altra popolazione latino-falisca, gli Opici. Il nucleo centrale del loro insediamento era l’entroterra del Golfo di Napoli, anche se testimonianze della diffusione della lingua osca, si hanno anche in altre zone del sud Italia, soprattutto nella Calabria settentrionale. Tribù osche popolavano fin dall’Età del bronzo, anche le zona dell’isola di Vivara; quando poi i coloni greci sbarcarono sulle coste di Cuma per fondare la città, trovarono sulla collina dell’acropoli un insediamento osco. Gli oschi, contribuirono persino alla fondazione di Pompei, Ercolano, e di Alife ed Atella nel VI.
La storiografia antica, menziona una serie di ceppi campani che popolarono la nostra Regione come per esempio gli Aurunci (abitanti di Sessa Aurunca) che si stabilirono nell’area della Pentapoli aurunca, nel cosiddetto “Latium adiectum” e nei suoi dintorni ma che al termine della Seconda guerra sannitica avvenuta nel 313 a.C, furono completamente assoggettati ai romani. Molto simili agli Aurunci erano anche gli Ausoni, citati da fonti greche e latine. C’e’ chi sostiene che l’origine del loro nome, fosse in realtà una versione alternativa di Aurunci ed altri che addirittura li identificano con gli Osci veri e propri. Più a sud, vi erano invece i Lucani, in un’area che corrisponde all’attuale Lucania e che in passato si estendeva fino al Mar Ionio. Non conosciamo invece, con esattezza, quando questo popolo perse le propria indipendenza fino all’assorbimento nell’Impero romano, eppure, da misteriosi avvistamenti verificatisi a Giugliano in Campania, pare che gli Osci continuino ancora a vivere silenziosamente nel nostro territorio…
Le apparizioni.
Nell’estate del 2015, un guardiano notturno in servizio nell’area summenzionata, avvertì degli strani rumori e notò cose insolite. La zona in oggetto, era precisamente un parco privato, situato in una frazione tra Licola e Varcaturo, detto “Parco colle degli Osci”. Colpito dal suo nome, l’uomo cominciò a documentarsi su questo popolo, attraverso internet e dialogando con i guardiani della portineria. Sempre più incuriosito ed appassionato dal tema, decise da quel momento di registrare, fotografare o riprendere qualsiasi cosa gli fosse apparsa nuovamente davanti agli occhi, qualsiasi manifestazione paranormale si verificasse, con la speranza di poterne ricavare qualcosa. Finchè si accorse che era riuscito ad immortalare figure strane che ad occhio nudo, non riusciva assolutamente a notare. Per approfondire la cosa, si spostò in altri luoghi all’interno del parco, per capire se tutto ciò fosse stato reale oppure soltanto il frutto della sua immaginazione… Scattando altre foto, si accorse che invece, tutto era vero; aveva cominciato a vedere immagini sempre più nitide e misteriose. Che gli Osci siano ritornati a riprendersi le proprie terre, da cui furono cacciati?
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