Cono Gelato, Buon compleanno - art by @iphotox ©2025 crono.news
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Cono Gelato! La dolce storia di un’invenzione tutta italiana.

Il 23 luglio 1904 dalla geniale idea un capace immigrato italiano nasceva il cono gelato.

Cono gelato, buon compleanno! La dolce storia di un’invenzione tutta Italiana, opera del bellunese Italo Marchioni nel 1904. 

Il 23 luglio 1904 è una data che merita un posto d’onore nella cronologia dei piaceri gastronomici: è il giorno in cui, alla Fiera Mondiale di St. Louis, debutta ufficialmente il cono gelato. Da semplice stratagemma pratico, questo involucro commestibile trasformò per sempre l’esperienza di gustare il gelato, regalando al mondo un’idea tanto semplice quanto rivoluzionaria. E, come spesso accade, la sua origine affonda le radici in una storia di emigrazione, determinazione e genio artigianale italiano.

Dagli scenari montani delle Dolomiti alle strade affollate di New York. Italo Marchioni nacque in un piccolo borgo della provincia di Belluno, circondato dall’aria pura dei monti e dal ritmo lento delle stagioni. Come molti suoi concittadini, negli ultimi decenni dell’Ottocento abbandonò la terra natia per inseguire il sogno americano. A New York, approdò in un contesto frenetico e frastagliato, popolato da lingue e culture diverse. Qui, tra le bancarelle di soda e i venditori di granite, Marchioni trovò presto un’occupazione: preparava e vendeva gelati in bicchierini di vetro, un formato elegante ma fragile, spesso problematico nel contesto di una città in rapido movimento. Le cadute e le rotture dei contenitori di vetro rappresentavano uno spreco continuo, costoso e poco igienico. Ma Marchiony, con l’istinto e l’inventiva di chi è abituato a cavarsela con poche risorse, decise di inventare una soluzione diversa: perché non trasformare il contenitore stesso in parte del dessert? Quindi, la nascita del cono gelato.

cono gelato -1904 Italo Marchioni - art by @iphotox ©2025 Crono.news
cono gelato -1904 Italo Marchioni – art by @iphotox ©2025 Crono.news

“Le prime versioni del “contenitore commestibile” erano più simili a piattini croccanti che a coni. Dopo mesi di tentativi, Marchioni realizzò una cialda sottile, dalla forma concava e resistentissima, perfetta per accogliere palline di gelato. Nel 1903 depositò il brevetto di un “dispenser di cialde per gelati”, ma fu solo l’anno successivo, durante la grande esposizione di St. Louis, che l’invenzione incontrò il favore del pubblico.”

Narrano i resoconti d’epoca che, in una giornata di caldo opprimente, lo stand di Marchiony esaurì rapidamente i bicchieri di vetro. Fu a quel punto che Ernest Hamwi, pasticcere siriano installato accanto a lui, intervenne con i suoi “zalabia”, sfoglie di pasta dolci già note ai visitatori per la loro leggerezza. Arrotolando sul momento quelle cialde a forma di cono e riempiendole con il gelato, Marchioni inventò il “cornetto gelato” così come lo conosciamo oggi. Non ci volle molto perché tutti, dai visitatori della fiera ai gelatai di ritorno in patria, comprendessero il potenziale di quella scoperta: un packaging commestibile, igienico, economico e… assolutamente delizioso. Da quel 23 luglio del 1904, l’idea già brevettata,  prese forma definitivamente e la diffusione del cono gelato fu inarrestabile. Nei decenni successivi, accanto all’iconica forma a spirale e alla classica cialda croccante, sorsero varianti per tutti i gusti: con cacao nell’impasto, glassati, ripieni di cioccolato e persino aromatizzati con spezie o frutta secca. Eppure, il fascino del cono “alla Marchioni” rimane intatto.

Cono Gelato, Buon compleanno - art by @iphotox ©2025 crono.news
Cono Gelato, Buon compleanno – art by @iphotox ©2025 crono.news

Oggi il cono gelato è sinonimo di estate, di vacanze, di momenti di leggerezza condivisi con amici e famiglia. È un oggetto di design alimentare, studiato per massimizzare il piacere tattile e gustativo, senza rinunciare alla sostenibilità: un packaging monouso che non lascia rifiuti dietro di sé. Un’invenzione che ha trasformato il modo di gustare il gelato, unendo praticità e piacere, e che ha contribuito a rendere il gelato un’eccellenza italiana nel mondo. 

“La lezione di un emigrante, creatività, radici e spirito di adattamento, ci lascia una eredità globale.”

La storia di Italo Marchiony racchiude in sé molti degli elementi che caratterizzano la grande epopea dell’emigrazione italiana: la capacità di adattarsi a condizioni nuove e spesso difficili, la tenacia nel risolvere problemi quotidiani, il desiderio di mantenere un legame con la tradizione di casa mentre si costruisce qualcosa di inedito in terra straniera.

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