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Generazione Z Pansessualità e Anime: unità oltre il genere

Identità fluide. Dai Castrati ai Cosplay.

Generazione Z Pansessualità e Anime: oltre il genere. Identità fluide. Dai Castrati ai Cosplay.

Generazione Z Pansessualità e Anime. Secondo recenti studi demografici, la Generazione Z sta ridefinendo radicalmente la nostra comprensione della sessualità e del genere, con quasi un quarto dei giovani che si identifica al di là delle tradizionali categorie binarie. Questa tendenza rivela uno schema sorprendente: dalle culture antiche ai giorni nostri, l’umanità ha costantemente cercato modi per trascendere le rigide categorizzazioni di genere. Un parallelo storico particolarmente illuminante emerge nel romanzo di Dominique Fernandez “Porporino o i misteri di Napoli” (Leonardo Editore, 1992).

Dominique Fernandez – “Porporino o misteri di Napoli” – Leonardo Editore

Ambientato nella vivace Napoli del XVIII secolo, questo romanzo storico esplora il fenomeno dei cantanti castrati come simboli di non-dualità di genere. Sebbene le conversazioni e le riflessioni filosofiche che Fernandez attribuisce al Principe di Sansevero siano costruzioni letterarie, il Principe stesso fu una figura storica di straordinario interesse.

Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero (1710-1771), fu una delle personalità più affascinanti della Napoli del Settecento. Questo nobile dalle molteplici sfaccettature, al contempo inventore e scienziato, allestì nel suo palazzo un laboratorio dove condusse esperimenti all’avanguardia. Le sue invenzioni più significative comprendevano un innovativo mantello impermeabile, mentre grande stupore suscitarono la sua fiamma perpetua, ottenuta attraverso particolari composti chimici, e lo sviluppo di un nuovo modello di cannone. La sua opera più duratura resta il Museo Cappella Sansevero, da lui completamente riprogettato, che ancora oggi rappresenta uno dei gioielli artistici di Napoli e custodisce la celebre scultura del “Cristo Velato”. Le sue innovative ricerche scientifiche, che spesso sconfinavano nell’esoterico, gli attirarono tanto l’ammirazione quanto i sospetti dei suoi contemporanei.

“Il Cristo Velato” di Giuseppe Sanmartino – Museo Cappella Sansevero, Napoli – Immagine da Wikimedia

Il principe

Le parole del Principe in “Porporino” colgono l’essenza di questa ribellione contro il determinismo biologico: “Cosa c’è di più orrendo, di più avvilente e deprimente del pensiero che siamo prigionieri delle leggi naturali della procreazione? […] Perché anche noi non possiamo essere l’origine di noi stessi?”

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Le voci ibride e sovrumane dei castrati incarnavano questa aspirazione all’unione degli opposti. Lo stesso giovane Mozart ne lodò la singolare capacità di fondere “virtù virile” e “sonorità femminile”. Questa ricerca dell’unità non era senza precedenti – Fernandez ne rintraccia le origini nei rituali dell’antica Grecia, dove la trascendenza di genere veniva celebrata attraverso pratiche trasgressive.

Nell’antica Grecia, i rituali di trasformazione di genere permeavano molte cerimonie sacre. Durante l’Ekdysia, festa cretese dedicata a Leto, spose e sposi si scambiavano gli abiti, abolendo simbolicamente le differenze tra i sessi. Questa pratica trovava eco nei culti dionisiaci, dove uomini e donne adottavano liberamente attributi del genere opposto, seguendo l’esempio del loro dio Dioniso, figura divina celebrata per la sua natura androgina.

Questa eterna ricerca umana trova sorprendenti echi nell’animazione giapponese contemporanea. Fernandez cattura questa ricorrente nostalgia in un passaggio che descrive perfettamente il trattamento del genere negli anime moderni: “La nostalgia dell’eden primordiale, dove tutto è nel tutto e tutto comunica con il tutto e il maschile con il femminile senza distinzione di sessi ne di persone, rinasce così di secolo in secolo con altre sostanze inventate per ogni nuova civiltà.”

Anime

Serie come “Land of the Lustrous” e “Revolutionary Girl Utena” rappresentano espressioni moderne della stessa ricerca filosofica che affascinava il Principe di Sansevero. “Land of the Lustrous” presenta un mondo post-umano dove esseri cristallini esistono al di là del sesso biologico, i loro corpi di gemme riflettono la luce in modi che trascendono le categorie binarie. Questi personaggi esplorano identità e coscienza senza vincoli di genere, offrendo una radicale reimmaginazione del potenziale umano. Le loro forme possono frantumarsi e rinascere, suggerendo l’identità come qualcosa di fluido e ricostruibile piuttosto che fisso e binario.

“Revolutionary Girl Utena” si spinge ancora oltre, con la sua protagonista che si trasforma letteralmente tra ruoli di principe e principessa mentre esplora temi di performance di genere e identità sessuale. Le famose scene di duello della serie, dove i personaggi si trasformano letteralmente in spade, suggeriscono che il vero potere non risiede nel conformarsi ai ruoli di genere ma nel trascenderli completamente. Attraverso le sue immagini surreali e il complesso simbolismo, la serie sostiene che il sistema binario di genere stesso sia una forma di prigionia sociale.

Risonanze contemporanee

Le statistiche più recenti confermano questa evoluzione nella percezione del genere e della sessualità. Un sondaggio YouGov del 2022 ha rilevato che il 12% dei giovani britannici tra i 18 e i 24 anni si identifica come pansessuale, con un ulteriore 10% che si identifica come bisessuale. Tendenze simili emergono in tutta Europa. In Italia, il 14% della Generazione Z si dichiara pansessuale, con un ulteriore 9% bisessuale. Uno studio GLAAD del 2023 conferma che il 18% degli americani tra i 18 e i 34 anni si identifica come LGBTQ, di cui il 9% come pansessuale, il 7% come bisessuale e il 4% come transgender o gender non-conforming.

Questi dati non sono semplici numeri, ma manifestazioni di quello che Fernandez identificava come il sogno ricorrente dell’umanità di un’unità oltre le divisioni. La Generazione Z riconosce apertamente che l’attrazione deriva dalla personalità, dalla comprensione, dai sogni condivisi e dall’intimità emotiva. Tuttavia, come ammonisce Fernandez: “Ogni utopia porta cicatrici”. La bellezza dei castrati nascondeva brutalità; la loro trascendenza richiedeva violenza. Analogamente, l’attuale rivoluzione di genere si sviluppa tra resistenze – dalle leggi restrittive alla resistenza culturale.

La Generazione Z ne è consapevole. Naviga la fluidità mentre lotta per l’assistenza sanitaria, i pronomi e la sicurezza. La loro pansessualità non è una destinazione ma un dialogo – uno che, come le arie struggenti dei castrati, insiste sulla complessità. Il futuro resta da scrivere, ma il passato, a quanto pare, è sempre stato più queer [non conforme alle categorie tradizionali di genere] di quanto immaginassimo.

Generazione Z Pansessualità e Anime

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