Parallax Effect Gif — Image by Slynyrd.com

Il Tao dell’Effetto Parallasse: la realtà è come legno tarlato

La visione limitata del mondo secondo la mente.

Il Tao dell’Effetto Parallasse: la realtà è come legno tarlato. La visione limitata del mondo secondo la mente.

Il Tao dell’Effetto Parallasse. Sono in auto, i paesaggi scorrono velocemente fuori dal finestrino. Gli alberi e i pali lungo la strada sembrano sfrecciare a tutta velocità, mentre le montagne sullo sfondo si muovono impercettibilmente lente. Perché questa netta differenza nella velocità apparente? La risposta sta nell’effetto parallasse, quel fenomeno per cui il nostro cervello calcola la velocità degli oggetti in base alla loro distanza da noi. Più sono vicini, più veloce percepiamo il loro movimento relativo mentre ci spostiamo.

L’effetto parallasse non è solo un trucco visivo, ma una potente metafora che rivela la fragilità della percezione umana, di come le nostre menti sono costantemente ingannate da illusioni e distorsioni della realtà. Come afferma il pilastro della filosofia taoista, il Tao Te Ching, in un’affermazione paradossale:

“Le orecchie che hanno udito troppo non possono sentire il vero suono.”

Un monito a non fermarsi alle apparenze, a scavare sotto la superficie delle cose.

“La realtà più solida è come legno tarlato,”

afferma anche il Tao Te Ching.

Tao Te Ching – Adelphi Editore

Proprio come l’effetto parallasse ci inganna sulla reale velocità degli oggetti, così anche la nostra mente ci porta spesso ad avere una visione distorta e illusoria del mondo circostante. Preconcetti, esperienze passate e i limiti dei nostri sensi ci impediscono di cogliere pienamente la realtà, come se fossimo costantemente storditi da una sorta di “parallasse cognitiva”. Prendiamo ad esempio la mia voce. Quando parlo, la vera voce che gli altri sentono è il suono generato dall’aria che vibra intorno alla mia bocca.

Esempio di Effetto Parallasse — Canale YouTube di Steven Johnson

Dimensione nascosta

Invece, io percepisco anche le vibrazioni interne delle ossa facciali e craniche, un suono basso e risonante a cui gli altri non hanno accesso. Questa dimensione nascosta della voce riflette la visione taoista secondo cui “il vero suono non può essere udito.”

Ma davvero la mia voce è davvero questa? — Canale YouTube SciShow

Il Tao dell’Effetto Parallasse. In che modo l’effetto parallasse e l’esperienza della mia voce rivelano la fragilità della percezione? Innanzitutto, attraverso la percezione selettiva: tendo a concentrarmi su alcuni aspetti della realtà, ignorandone altri e costruendo così una versione parziale e distorta del mondo.

Esattamente come l’effetto parallasse mi fa concentrare sull’illusione degli oggetti vicini in rapido movimento, trascurando quelli lontani e immobili. In secondo luogo, i miei preconcetti e pregiudizi plasmano le interpretazioni che do alla realtà, proprio come la mia posizione nello spazio condiziona la percezione dell’effetto parallasse. Un oggetto familiare potrebbe essere visto diversamente da uno sconosciuto. La voce di una persona amata può sembrarmi più piacevole di quella di un estraneo o di qualcuno che non mi piace.

Oggetti vicini

Infine, le illusioni sensoriali possono facilmente ingannarmi, creando immagini o suoni inesistenti o distorcendo quelli reali. È come quando l’effetto parallasse mi fa percepire innaturalmente la maggiore velocità degli oggetti vicini. O quando la mia voce, sentita in una registrazione, mi sembra diversa da come la sento mentre parlo a causa delle distorsioni audio. Il Tao Te Ching mi esorta quindi a mettere costantemente in discussione le mie supposizioni e credenze, a non accettare passivamente ciò che percepisco come realtà oggettiva.

Devo coltivare la consapevolezza, prestando attenzione ai processi mentali e alle influenze che condizionano e plasmano le mie percezioni. Soprattutto, abbracciare l’incertezza, riconoscendo che la realtà è complessa ed sfuggente e che la mia conoscenza è sempre parziale e limitata. Seguendo questi insegnamenti, posso imparare a non essere più ingannato dai “vermi” che corrodono la solidità delle cose, e invece avvicinarmi al “vero suono” della realtà, quello autentico e profondo che si cela dietro le apparenze fugaci.

I vermi dell’impermanenza

Le cose solide e stabili intorno a me non sono altro che una gigantesca illusione. Tutto ciò che sembra immobile e concreto sta marcendo dall’interno, corroso dai vermi dell’impermanenza. Guarda quell’albero in lontananza. Sembra immobile e ben piantato nel terreno, vero? Eppure se ti concentrassi meglio, noteresti che le sue foglie svolazzano costantemente e i rami oscillano impercettibilmente.

Nulla in quella pianta è veramente fisso, tutto è in perpetuo movimento e trasformazione, anche se i nostri occhi non lo colgono. La stessa dinamica si applica alle montagne sullo sfondo. A noi appaiono solide e imponenti, ma si stanno lentamente sgretolando, consumate dal vento e dagli agenti atmosferici. Quelle maestose vette un giorno cesseranno di esistere, cancellate dall’inesorabile scorrere del tempo. Persino il rombo del motore, che ora ti sembra un suono costante, è in continua metamorfosi.

Variazioni

Ascoltandolo più attentamente, percepirai infinite variazioni di tono e intensità in quelle vibrazioni sonore. Nulla rimane identico a se stesso, tutto cambia in ogni momento. E tu? Credi forse di essere una presenza solida e immutabile in questo mondo? Eppure ogni cellula del tuo corpo sta già morendo per essere sostituita da un’altra. I tuoi pensieri, le tue emozioni sono sempre diversi da un momento all’altro. Persino il tuo io, la tua essenza più intima, non è altro che un costrutto mentale precario e mutevole.

Ti dico tutto questo non per deluderti o scoraggiarti, ma per esortarti a camminare liberamente. Libero dalle catene delle certezze fallaci, dalle prigioni delle verità assolute. Tutta la “realtà solida” in cui credi non è altro che un immenso campo minato di illusioni. Abbandona le tue paure e cammina con passo leggero su questo terreno insidioso! Abbraccia l’impermanenza di ogni cosa, il flusso continuo e il cambiamento dell’esistenza.

E… quindi?

Solo abbracciando questo apparente caos puoi essere veramente libero e cogliere l’essenza più profonda della vita, prima che tutto si dissolva nuovamente.

Gli alberi in primo piano sfrecciano via, e le montagne distanti scivolano a un ritmo glaciale. La parallasse inganna ancora, liquida deformando distanze e movimenti. È tutto un vortice di immagini fugaci che si dissolvono. L’esistenza stessa è in perpetua fuga fino al bagliore accecante della luce. Sfilacciata, la realtà si lacera.

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