Going Green e zero emissioni, è vera o falsa questa rivoluzione verde?

Going green -Art by @iphotox 2024

Going green -Art by @iphotox 2024

Going green. Le batterie non creano elettricità, ma immagazzinano elettricità prodotta altrove, specialmente attraverso carbone, uranio, centrali elettriche naturali o generatori a diesel.

L’affermazione che un’auto elettrica è un veicolo a zero emissioni non è affatto vera, perché l’elettricità prodotta proviene da centrali elettriche e molte di esse bruciano carbone o gas. Quindi oggi il 40%? delle auto elettriche sulla strada sono basate sul carbonio. Chi è entusiasta delle auto elettriche e di una rivoluzione verde dovrebbe dare un’occhiata più da vicino alle batterie, ma anche alle turbine eoliche come ai pannelli solari.

Batterie.

Una tipica batteria di auto elettrica pesa 450 kg, grande circa quanto una valigia. Contiene 11 kg di litio, 27 kg di nichel, 20 kg di manganese, 14 kg di cobalto, 90 kg di rame e 180 kg di alluminio, acciaio e plastica. Ci sono più di 6.000 cellule individuali agli ioni di litio all’interno. Per costruire ogni batteria BEV, si dovranno trattare ca. 11.000 kg di sale per litio, 15.000 kg di minerale per cobalto, 2.270 kg di resina per nichel e 11.000 kg di minerale di rame. Quindi in totale, per produrre una singola batteria si dovrà estrarre ca. 225.000 kg di terra…

Going green – Art by @iphotox 2024 – crono.news

Pannelli solari.

Il problema più grande con i sistemi a pannelli solari, sono i prodotti chimici usati per convertire il silicato nella ghiaia usata per i pannelli stessi. Per produrre abbastanza silicio pulito, lo stesso deve essere trattato con acido cloridrico, acido solforico, fluoruro, tricloroetano e acetone. Inoltre, sono necessari gallio, arseniuro, diselenuro di rame-indiano-galio e tellururo di cadmio, che sono anch’essi altamente tossici ed inquinanti. Inoltre, la polvere di silicone della lavorazione rappresenta un grave pericolo per i lavoratori e le piastrelle una volta costruite non possono essere riciclate.

Turbine eoliche.

Le turbine eoliche non sono da meno, in termini di costi e distruzione ambientale. Ogni mulino a vento pesa 1.688 tonnellate (equivalente al peso di 23 case) e contiene 1300 tonnellate di cemento, 295 tonnellate di acciaio, 48 tonnellate di ferro, 24 tonnellate di fibra di vetro e terre rare difficili da ottenere Neodimio, Praseodimio e Disprosio. Ognuna delle tre pale pesa 40.000 kg e ha una vita di vita compresa tra 15 e 20 anni, dopo i quali devono essere sostituite. Anche in questo caso non si potranno riciclare, pale e rotori usate.

Sicuramente, queste tecnologie votate al Going Green, possono avere il loro posto, ma bisogna guardare oltre il mito della libertà di emissione. Il Going Green può sembrare un ideale utopistico, ma se si valutano attentamente i costi nascosti e incorporati in modo realistico e imparziale, si scoprirà che “Going Green” oggi fa più danni all’ambiente terrestre di quanto possa sembrare.

Going green – andare verso il verde –  Art by @iphotox 2024 – crono.news

Vivere oggi in modo Going Green letteralmente, andare verso il verde. Significa principalmente salvaguardare il Pianeta che ci ospita, anche semplicemente, con diverse le azioni quotidiane attuando comportamenti convinti da seguire per essere veramente ecologici. Ad esempio, per essere amici dell’ambiente occorre riciclare correttamente, diminuire i consumi di energia spegnendo i dispositivi elettrici in standby, consumare cibo biologico, evitare lo spreco degli alimenti, spostarsi in bici o a piedi invece che in auto. Come si vede piccole e semplici azioni quotidiane che se, messe in pratica con costanza, aiutano sicuramente a migliorare la Terra e, al tempo stesso, la qualità della nostra vita.

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