Mayahuel, Dea della Pianta di Maguey. Dal Codex Laud, Manoscritto rituale e divinatorio mesoamericano risalente al diciassettesimo secolo.

Cannabis in the Americas and Mesoamerica: incontro con un curandero messicano

 Focus sull’utilizzo della Cannabis da parte dei Popoli Mesoamericani.

Cannabis in the Americas and Mesoamerica: ospite il curandero messicano Tonawaka Kwauhtlinxan.  Focus sull’utilizzo della Cannabis da parte dei Popoli Mesoamericani. 

Cannabis in the Americas and Mesoamerica. Idee Meravigliose: Scoprire, Assistere, Partecipare. Questo il nome del progetto web della start-up italiana della comunicazione Curtis & Moore Italia e del web magazine Crono.newsIdee Meravigliose è basato sulla produzione periodica di un event web. Una serie votata alla divulgazione, sviluppata esclusivamente, attraverso la rete internet, di argomenti riguardanti: Spiritualità, Musica,  Scienza, Tecnologia, Cinema, Arte, Salute, Natura, Crescita personale, Umanità, Società, Identità, Comunità.

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Cannabis in the Americas and Mesoamerica. Bellissima la chiacchierata con l’ospite odierno. Abbiamo appreso tantissimo delle antiche civilità Mesoamericane rispetto allutilizzo che queste facevano della Cannabis.  Il maestro Mexica Tonawaka Kwauhtlinxan, messicano, fa parte della diciottesima generazione della sua famiglia, di medici tradizionali (oltre 800 anni).  E’ un guaritore, specializzato in terapie corporee per armonizzare il corpo fisico, il corpo mentale, il corpo emozionale, ed il corpo spirituale (secondo la ripartizione delle antiche culture azteco-mexica). Tonawaka utilizza diverse tecniche di massaggio del corpo e chiropratica, erboristeria, musicoterapia, aromaterapia, cristalloterapia e Temazkal (antica cerimonia di purificazione maya). E’ il portatore della parola del movimento TZENTLAWAKAYOTL della coscienza e della connessione cosciente. Ha anche tenuto conferenze in diverse università in Messico, come il Politecnico Nacional e l’UNAM, e nel Centro Medico Siglo 21 in Messico e all’estero in atenei in Spagna e Romania. Ha partecipato a festival e congressi di medicina tradizionale in diversi paesi europei come Germania, Inghilterra e Francia.

Tonawaka ci ha spiegato che i Popoli Mesoamericani utilizzavano varie piante, tra cui la Cannabis, in particolar modo  per il rilassamento, per la concentrazione e per le celebrazioni spirituali. In base allo scopo desiderato, la Cannabis veniva assunta fumandola, aspirandola, sorbendola come infuso o attraverso l’utilizzo di unguenti.   Tali popoli  facevano un uso consapevole e accorto delle piante medicinali, fondandosi su un antico insegnamento: “Fa che lo spirito delle piante ti sia d’aiuto. Non permettere che questo ti schiavizzi”.  

Quicemitqui in yollotl.

“Il cuore governa tutto”

(Proverbio Azteco)

Lo-Fi music  The soundtrack of my life – by Cristiano.. La musica Lo-Fi ha ritmi lenti e melodici che producono un profondo senso di calma. Il libro è disponibile su tutte le piattaforme Amazon. Clicca sull’immagine.

Tonawaka ci ha raccontato anche dell’utilizzo della Cannabis durante particolari cerimonie spirituali, durante le quali il popolo si riuniva intorno ad un grande fuoco, accompagnati da musica e canti. Nel fuoco venivano gettate piante di Cannabis ed attraverso l’uso ulteriore di pipe e sigari, questa veniva dunque esalata e fumata dagli astanti per raggiungere uno stato superiore di coscienza in comunicazione tra il mondo naturale e soprannaturale.

                                                                                                        In Lak’ech.

“Io sono un altro te stesso”

(Saluto Maya)

Tonawaka Kwauhtlinxan ha poi dichiarato: Sono a favore della legalizzazione della Cannabis nel mondo. Le piante esistono anche per aiutarci. Ma è bene farne un uso consapevole, rispettoso, accorto. I benefici curativi sono numerosi ed indiscutibili, ma occorre fare attenzione. Informarsi è il punto di partenza fondamentale.”

Xochipilli, alcuni fiori nel dettaglio. Foto Carlos Yo.

Xochipilli, il Principe dei Fiori.

Xochipilli, il Principe dei Fiori, è il dio azteco dei fiori, del mais, dell’amore, dei giochi, della bellezza, del canto e della danza. (Xochi viene dal Nahuatl xochitl o ‘fiore’, mentre pilli significa sia principe che bambino). È il marito di Mayahuel e il fratello gemello di Xochiquetzal. Viene anche chiamato Macuilxochitl, che significa “cinque fiori”.

A metà del 1800, una statua azteca di Xochipilli del XVI secolo fu dissotterrata sul lato del vulcano Popocatapetl vicino a Tlamanalco. La statua è una singola figura seduta su una base simile a un tempio. Sia la statua che la base su cui si trova sono coperte da incisioni di fiori sacri e psicoattivi tra cui funghi (Psilocybe aztecorum), tabacco (Nicotiana tabacum), gloria del mattino (Turbina corymbosa), sinicuichi (Heimia salicifolia), probabilmente cacahuaxochitl (Quararibea funebris), ed Heimia salicifolia (Sinicuichi). La figura stessa siede a gambe incrociate sulla base, la testa inclinata verso l’alto, gli occhi aperti, la mascella tesa, con la bocca mezza aperta. La statua è attualmente conservata nel Museo Nacional de Antropologia, in Messico. 

Cliccando su  tasto Play del modello 3D di Xochipilli, posto in fondo a questo articolo, è possibile ammirare la statua a 360 gradi ed individuare chiaramente il simbolo floreale della Heimia salicifolia (Sinicuichi), sullo stinco della gamba destra. Pianta le cui foglie essiccate, sono molto simili a quelle della Marijuana; stessa cosa dicasi per gli effetti prodotti.

Xochipilli. Foto di Paoruiz.

Secondogli gli studiosi Wasson, Schultes e Hofmann, Xochipilli rappresenta una figura in preda all’estasi entheogenica. La posizione e l’espressione del corpo, in combinazione con le rappresentazioni molto chiare di piante allucinogene che sono note per essere state usate in contesti sacri dagli Aztechi .

Xochiquetzal (con una pianta di Mais), Dea Azteca della bellezza, dell’amore, della sessualità e delle arti domestiche, che è anche associata a fiori e piante. Dal Codex Laud, Manoscritto rituale e divinatorio mesoamericano risalente al diciassettesimo secolo.

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Marijuana,  Cannabis e Cannabinoidi.

Le persone spesso usano le parole “cannabis” e “marijuana” in modo intercambiabile, ma non significano esattamente la stessa cosa. La parola “cannabis” si riferisce a tutti i prodotti derivati dalla pianta Cannabis sativa. La pianta di cannabis contiene circa 540 sostanze chimiche. La parola “marijuana” si riferisce a parti o prodotti della pianta Cannabis sativa che contengono quantità sostanziali di tetraidrocannabinolo (THC). Il THC è la sostanza principalmente responsabile degli effetti della marijuana sullo stato mentale di una persona. Alcune piante di cannabis contengono pochissimo THC. Secondo la legge statunitense, queste piante sono considerate “canapa industriale” piuttosto che marijuana.
I cannabinoidi sono un gruppo di sostanze presenti nella pianta della cannabis. I principali cannabinoidi sono il THC e il cannabidiolo (CBD). Oltre al THC e al CBD, sono stati identificati più di 100 altri cannabinoidi.

CBD benefits
Olio di CBD.

Da sapere.

L’anandamide è un neurotrasmettitore prodotto nel cervello ed è considerato un endocannabinoide (una sostanza prodotta nel corpo che si lega ai recettori dei cannabinoidi) ed è sintetizzata in aree del cervello che sono importanti per la memoria, la motivazione, i processi di pensiero superiori e il controllo dei movimenti. Gioca un ruolo importante nella percezione del dolore, nell’appetito e nella fertilità. L’anandamide è responsabile dello stato di benessere che sperimentiamo in attività come la corsa e l’esercizio fisico , lo yoga, la meditazione e le attività ricreative in generale.

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L’anandamide prende il nome da Ananda, la parola sanscrita per “beatitudine interiore”, ed è spesso definita la “molecola della beatitudine”. Aumentando la neurogenesi (la formazione di nuove cellule nervose) l’anandamide mostra proprietà ansiolitiche e antidepressive.  

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