Piti & Meditation: la meravigliosa energia che pervade il nostro corpo durante la meditazione. Una sensazione di beatitudine che può anche rivelarsi stancante dopo un po’ di tempo.
Piti & Meditation: Cos’è l’energia Pīti (Pāli) o Prīti (sanscrito)? Piti è una sensazione di piacere, energia che si muove liberamente nel corpo (la principale manifestazione) ma anche nella mente e nelle emozioni. Nasce quando si sfonda l’energia bloccata limitata (per lo più psichica), ma anche fisica. L’asceta Buddhādasa Bhikkhu descrive l’energia Piti come “felicità eccitata” (vedana piacevole) che sorge quando si ha successo in qualcosa. Tradizionalmente l’energia Piti si manifesta in 5 gradi di intensità:
Minore – sensazione di pelle d’oca;
Momentaneo – una sorta di ripetuti lampi di fulmine;
Inondamento – sensazione simile alle onde che si infrangono sulla riva;
Pervasivo – sensazione di energia in tutto il corpo, come una caverna di montagna che riversa un potente flusso d’acqua;
Trasporto –sensazione di levitazione. Le manifestazioni non si limitano alle 5 appena elencate. Il rilascio di energia nel corpo (può iniziare come il più piccolo formicolio, brivido lungo la schiena) o può essere molto sottile o più intenso. Occorre rilassarsi e non avere dubbi o paure rispetto a cosa sta accadendo.
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Jhanas.
I jhanas sono otto stati di coscienza alterati, generati dalla concentrazione, ognuno dei quali produce più concentrazione del precedente. L’energia Piti caratterizza il il primo ed il secondo di questi otto stati di coscienza. Quando si passa attraverso i jhanas, si fa un gradino per raggiungere livelli di concentrazione sempre più profondi, cioè si diventa sempre meno distratti. Questo è il cuore del metodo che il Buddha ha scoperto. Questi stati non sono fini a se stessi, a differenza di ciò che i due insegnanti del Buddha gli avevano insegnato poco dopo che aveva lasciato casa per iniziare la sua ricerca spirituale. Sono semplicemente un modo per preparare la mente in modo da poter esaminare più efficacemente la realtà e scoprire le verità più profonde che portano alla liberazione. Il testo buddista Samyutta Nikaya , al capitolo 53, descrive i Jhanas in maniera approfondita. Ecco due brevi estratti:
Primo Jhana : “Un bhikkhu (monaco), distaccato dalla sensualità, distaccato dagli stati malsani, entrato nel primo jhāna, vi rimane, con i pensieri, con i processi di pensiero, con l’esaltazione e il benessere generati dal distacco.”
Secondo Jhana: “Con l’immobilità dei pensieri e dei processi di pensiero, essendo entrato nella seconda jhāna, vi rimane con la tanquillizzazione interiore, unificazione della mente, senza pensieri, senza processi di pensiero, con l’esaltazione e il benessere generati dalla concentrazione.”
Piti & Meditation: L’energia Piti mentre inizialmente piacevole può anche rivelarsi stancante dopo un po ‘di tempo. Buddhādasa parla di come l’energia Piti sia stimolante e di come faccia” tremare” la mente e agitare il corpo. Bisogna dunque essere abili nel successivo processo scioglimento della tensione, tranquillità, serenità, nella quale l’energia Piti viene assorbita. Questo “speciale flusso” può essere utile per aiutarci a stabilizzare la nostra mente per rimanere presenti, concentrati e interessati alla la meditazione. Non occorre intendere la meditazione come costante trasporto verso l’estasi e la beatitudine pervasiva. Tutt’altro. Non bisogna mai “affezionarsi” a questo tipo di sensazioni, benchè siano estremamente piacevoli. Larry Rosenberg, insegnante buddista americano, fondatore del Cambridge Insight Meditation Center, afferma: “Gli stati meditativi sono effimeri, e possono esserlo soprattutto quando stai cercando di aggrapparti a loro. Le raffiche di felicità, per quanto profonde possano sembrare, in ultima analisi, non sono appaganti. Occorre che scompaiano quando le condizioni che hanno prodotto finiscono. E quando lo fanno, se siamo legati a loro, soffriamo”. Bisogna dunque imparare ad accogliere la straordinaria energia piti, ma anche imparare a lasciarla andare senza cadere nello sconforto e nella frustrazione.
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