Mario Vespasiani, l’artista il cui progetto prende il titolo dal celebre motto latino “Per aspera ad astra”, attraverso le asperità sino alle stelle, una esortazione a non abbattersi di fronte agli ostacoli e alle difficoltà.
Mario Vespasiani, il poliedrico artista internazionale, ha considerato profondamente il periodo di assoluta emergenza che il Paese sta vivendo a seguito delle restrizioni governative, decretate per prevenire la diffusione del contagio, che impongono a tutta la popolazione di rimanere nelle proprie case. La frase “Per aspera ad astra“, è stata, quindi, adottata da Vespasiani per provare ad unire idealmente cuori e menti nella condivisione di un momento quotidiano, dove lo sguardo e l’attenzione, si allontanano per un instante dalle preoccupazioni e adottano un pensiero artistico.
Il progetto artistico corale, nasce dalla sensibilità di Mario Vespasiani, il quale ha pensato di trasformare il suo sentimento di vicinanza e di incoraggiamento in “una surreale mappa dell’universo quotidiano da costruire insieme”. Invitando ciascuno a scattare una fotografia originale e inaspettata di un particolare del luogo ove ci si trova a vivere, che sia interno o che si scorge dalla finestra. Il senso del lavoro è quello di catturare i dettagli astratti e carichi di colore di cui ciascuno è protagonista e scopritore (quindi non foto illustrative di oggetti riconoscibili come cose, volti o paesaggi).
Come partecipare:
1) Osserva con attenzione quello che ti circonda in casa o che scorgi al di fuori della finestra.
2) Scopri negli oggetti, nei dettagli, nei profili, le forme astratte che attraggono il tuo sguardo.
3) Fotografa in orizzontale il tuo soggetto.
4) Invia la tua migliore foto all’indirizzo: info@mariovespasiani.com
5) Aggiungi (se vuoi) nome, cognome e la città dove hai scattato la foto.
6) Le immagini diventeranno parte di questo grande racconto collettivo.
7) L’opera crescerà sul web e quando raggiungerà una certa ricchezza e varietà diventerà reale.
Lo scopo dell’iniziativa è sia di sensibilizzare all’osservazione profonda e meravigliata di ciò che abbiamo intorno e che spesso non notiamo minimamente, ma anche di costruire un mega-racconto che nasce da una condizione di quiete. Viene richiesta una sola immagine per ciascuno, la quale inizialmente sarà pubblicata in rete e poi con le altre formerà un’opera collettiva a tutti gli effetti. “Per aspera ad astra” richiama anche un ulteriore elemento significativo, ossia il cercare le forme astratte nel mondo visibile degli oggetti.
L’idea, prosegue la ricerca di Mario Vespasiani nell’indagine del mondo, interiore ed esterno, dell’infinitamente grande come del minuscolo, in un percorso artistico ventennale che lo ha visto affrontare scienza e spiritualità, sapienze orientali a quelle occidentali e collaborare con le maggiori istituzioni e con autorevoli studiosi di varie discipline.
In un momento così delicato, l’artista ha scelto di fare rete non solo tra gli operatori del settore, colpiti nella maniera più dura e forse anche più profonda dalle conseguenza di questo virus, ma anche tra le persone sparse un ogni angolo del paese, di ogni età e livello culturale, per mostrare la bellezza dello stare insieme, nella diversità, anche quando le più impensabili barriere non lo permettono.
Cos’è un’opera astratta:
L’arte astratta è fatta di immagini che esprimono concetti attraverso la combinazione i forme, colori e linee,
si ottiene semplificando sempre più l’immagine, fino a renderla irriconoscibile e affidando ai colori e alle nuove forme che si creano altri significati.
Chi è l’ideatore del progetto:
Mario Vespasiani, artista visivo italiano. www.mariovespasiani.com
La sua prima mostra si tiene quando non ha ancora compiuto vent’anni e ad oggi ha esposto su tutto il territorio nazionale, in gallerie, musei, luoghi di culto e in contesti inusuali. Nel corso del tempo la sua ricerca ha interessato anche studiosi di discipline che vanno dalla teologia all’astrofisica, dall’antropologia alla filosofia. Si esprime attraverso un alfabeto simbolico che si fonda sulle rivelazioni della mistica cristiana e sulla pratica alchemica della pittura. Attento osservatore delle leggi naturali e degli insegnamenti della sapienza orientale, il suo lavoro va inteso come continuazione dell’opera creativa universale, da cui cogliere il sentimento spirituale.