Romanzo storico e popoli italici: interessante libro sugli Etruschi, edito Itaca.
Romanzo storico e popoli italici: In un particolare ed appassionante intreccio tra passato e presente, il lettore rivive le avventure del misterioso popolo degli Etruschi. Con uno stile ibrido tra poliziesco e storico, Gianfranco Bracci e Marco Parlanti, propongono al lettore un romanzo sorprendente, che tiene col fiato sospeso fino all’ultima pagina. Ecco alcune domande che abbiamo posto allo scrittore Gianfranco Bracci:
Romanzo storico come strumento di recupero della memoria storica dell’Italia preromana?
“Certamente! Sono perfettamente convinto che l’Italia preromana fosse alla radice della grandezza di Roma. Purtroppo però, sia il periodo fascista che una certa ignoranza della nostra cultura, hanno messo nell’ombra questo patrimonio che, Marco Parlanti ed io nel romanzo, cerchiamo di rivalorizzare. Tutti dovrebbero sapere ad esempio che la civiltà Etrusca è alla base di quella Romana in tutto e per tutto.”
Romanzo storico come strumento efficace di marketing territoriale e turistico?
“Quando in un romanzo si descrivono zone di una regione. Nel nostro caso la Toscana, viene di conseguenza che esso divenga uno strumento di marketing territoriale ed anche turistico. Infatti alcuni lettori mano cercare alcuni luoghi descritti che gli sono particolarmente rimasti in mente, per poi andare a visitarli.”
Perche leggere “I Leoni d’Etruria” ?
“E’ un romanzo di facile lettura anche per adolescenti. Infatti due Licei di Prato lo hanno adottato come libro di testo e noi autori abbiamo partecipato ai lavori dei ragazzi osservando che si appasionavano alla cultura Etrusca e quindi delle loro radici, con interesse. La postfazione ed il glossario inserito alla fine del volume aiutano molto a capire cose che altrimenti resterebbero misteriose. Poi ci sono parti poliziesche, scoperte clamorose. qualcuno ci ha detto che ” non vedeva l’ora di finirlo”. E questo penso sia lo scopo di ogni buon romanzo.”
Continuerà a scrivere di popolazioni italiche nei suoi prossimi romanzi?
“Vedremo. Di cose da dire sugli etruschi ce ne sarebbero in abbondanza. Di loro non si è mai trovata letteratura ed i vuoti storici dove la fantasia dello scrittore può inserirsi, ce ne sarebbero tanti. Speriamo!”