Giovani fashion designer della Campania: conosciamo Fabrizio Santo, interessante talento formatosi nella celebre Università Luigi Vanvitelli.
Fabrizio Santo, giovane fashion designer, fresco di laurea col massimo dei voti in Fashion Design, conseguita presso il Dipartimento di Architettura dell’Università Luigi Vanvitelli. Fabrizio è un ragazzo poliedrico, nativo di Torre Annunziata in provincia di Napoli, che ci ha stupito per la sua grande passione per la moda e la sua fermezza nel voler intraprendere una carriera in quest’ambito.
“La mia passione per la moda nasce da piccolo, sono cresciuto in una boutique dove mia madre lavorava; da sempre sono stato affascinato dalle stoffe e dal modo in cui venivano modellate sul corpo. Da qui comincio a sfogliare cataloghi, riviste, guardo sfilate e mi appassiono sempre più al mondo della moda, tuttavia mai avrei immaginato un giorno di poterlo fare come professione. Una curiosa attenzione personale la rivolgo al mondo della tecnologia in particolare alle wearable tech, le tecnologie indossabili, e alle protesi meccaniche. Uno dei miei progetti futuri sarebbe quello di poter lavorare in equipe di progettisti che riescono a creare dispositivi tecnologici funzionali che riescano ad
aiutare chi ne ha la necessità, ponendo particolare attenzione anche all’estetica e al design. Unire moda e tecnologia è una delle mie aspirazioni future”.
Ci ha entusiasmato il concept “L’Esercito di stoffa”, proposto, tra l’altro nella tesi di laurea per la quale ha prodotto un outfit davvero particolare e decisamente non convenzionale:
“L’Esercito di stoffa nasce dalla mia esigenza di fashion designer, di esprimere pienamente il mio concetto di moda. Appassionatomi alla psicologia della moda, ho studiato come un indumento possa tradursi in una forma di linguaggio ed espressione della propria personalità. Ogni giorno indossiamo un outfit che ci permette di esprimere un concetto, un’emozione, uno stato d’animo interno e di comunicarlo, senza espressioni verbali, alle persone con cui ci rapportiamo. Abiti ed accessori dialogano di noi, sono una seconda pelle, un’ interfaccia con gli altri, una barriera di difesa”.
“Ho studiato e capito come la moda possa assumere un ruolo fondamentale nel rapporto con se stessi e con gli altri, di come condiziona la psicologia e di quanta importanza assume nella società moderna. Altra osservazione che mi è servita per la creazione della collezione è ; l’uomo ha da sempre, istintivamente, cercato di proteggere il corpo con degli indumenti, dalla pelle dei primitivi per difendersi dalle aggressioni degli animali fino ai più moderni giubbotti antiproiettile. Ho quindi studiato lo sviluppo delle armature e dell’abbigliamento da difesa partendo dalle panoplie degli opliti greci, passando alla cotta di maglia dei celti fino ad arrivare alla moderna mimetica. Mixando tutti questi elementi con forme e volumi tipici della moda post atomica nasce la mia collezione. I miei look sono dedicati ad un “Guerriero moderno’ che in una società come la nostra ha bisogno di difendersi dall’esterno, dal giudizio, dal costante rapporto cui viene necessariamente messo a contatto nella società”.
Fabrizio Santo si dichiara grande appassionato delle maison Gucci, Kawakubo e Yamamoto e ci confessa alcuni dei suoi progetti per l’immediato futuro: “I progetti sono tanti, innanzitutto continuare a studiare e a perfezionare la mia figura professionale. Il mio desiderio più grande è quello di lavorare nel mondo della moda, riuscendo ad esprimere liberamente e mie idee e la mia personalità. La strada è lunga, da poco laureato e da poco mi affaccio al mondo del lavoro, la mia passione è forte e con sacrificio e determinazione spero di riuscire”.
I nostri migliori auguri, a questo giovane talento campano, di continuare ad esprimere la meglio la propria creatività, trovando il contesto giusto nel quale riuscire ad applicare la propria particolarissima filosofia di moda.