Eccezionale ritrovamento agli scavi di Pompei: riportato alla luce lo scheletro di un cavallo bardato appartenuto, forse, ad un generale. Si tratta di un sauro, rinvenuto ancora legato insieme ad altri due o tre cavalli di razza con addosso paramenti molto pregiati.
Una straordinaria scoperta è stata fatta agli scavi di Pompei: ritrovato, infatti lo scheletro di un cavallo bardato appartenuto molto probabilmente ad un illustre generale. Si tratta di un sauro che è stato rinvenuto ancora legato, nella grande stalla, assieme ad altri due cavalli di razza, con addosso dei paramenti molto pregiati. Insomma, in vita, doveva essere un meraviglioso cavallo, forse, preparato per permettere al suo padrone di correre in aiuto del popolo nelle ore più tenebrose della celebre eruzione del Vesuvio del 79 d.C: “Il ritrovamento del cavallo bardato è avvenuto in una tenuta di periferia , come la villa dei Misteri”, ha dichiarato alla stampa il direttore della Soprintendenza di Pompei, Massimo Osanna.
“Pensiamo che il cavallo abbia fatto una fine tremenda, probabilmente soffocato dalle ceneri che invasero l’ambiente oppure preso dallo choc termico all’arrivo della nube piroplastica” ha continuato il direttore Osanna. Lo scavo che ha ridato alla luce la stalla con i resti dei cavalli, la sella ed i pregiati finimenti del sauro, tuttavia, non rientra nel progetto portato avanti con i fondi europei. Per la cronaca la stalla e tutto il resto si trovavano nella zona di Civita Giuliana, a nord di Pompei. L’area, in verità fu oggetto di indagini di privati agli inizi del Novecento ma poi fu nuovamente seppellita. Ultimamente però la zona era stata assediata dai tombaroli per cui il Procuratore capo della Repubblica Alessandro Pennasilico ed il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli hanno invitato il direttore del parco archeologico pompeiano a procedere ad un nuovo scavo.
L’eccezionale scoperta ha fatto si che per il 2019 fosse stanziato un milione di euro dai fondi ordinari del Parco per le indagini archeologiche ed un altro milione per l’esproprio dei terreni sui cui si dovrà scavare. Dopodiché il direttore Osanna, ha precisato che la villa sarà aperta al pubblico per consentire un’esperienza unica.