Salvatore Di Giacomo, figlio illustre di Napoli, poeta e scrittore artefice di mille emozioni grazie a componimenti di intensa bellezza, dei quali tantissimi sono stati musicati ed hanno fatto il giro del mondo intero. Purtroppo questo immenso artista è stato apprezzato più all’estero che in Italia poiché la sua stragrande produzione fu principalmente in lingua napoletana. Il suo testo più celebre è stato senza dubbio “Marechiare”, canzone eseguita ancora oggi, in ogni parte del globo terrestre.
Salvatore Di Giacomo fu un poeta dai natali partenopei, vissuto nel diciannovesimo secolo, artefice di forti emozioni in virtù dei suoi componimenti di una bellezza immensa, dei quali tantissimi sono stati musicati ed ora sono apprezzati e conosciuti in tutto il mondo, tuttavia, questo illustre figlio di Napoli è stato quasi ignorato nel nostro paese per il fatto che la sua produzione fu principalmente scritta in lingua napoletana: una vergogna italiana, dal momento che Salvatore Di Giacomo ha scritto il testo più celebre e più amato in ogni parte della terra, vale a dire “Marechiare”, canzone eseguita ancora oggi, a distanza di numerosi anni, sempre con successo, dappertutto.
Per la cronaca il nostro era figlio di un medico; il padre desiderava per lui una carriera da dottore come la sua ma il buon Salvatore non era portato per la medicina e controvoglia, per non contraddire il genitore, si iscrisse alla facoltà di Medicina, che però lasciò nel 1880 a causa di un episodio che egli stesso raccontava : nel mentre assisteva ad una lezione di anatomia che il docente universitario conduceva con l’aiuto di un vero cadavere di un uomo anziano du preso da nausea, al punto di dover abbandonare subito l’aula, ma uscito fuori notò che il bidello portava in mano una tinozza con delle membra umane, che scivolando caddero sul pavimento.
