Napoli Centro Direzionale è il primo raggruppamento urbano di grattacieli di tutta Italia
Cristina Gragnaniello
Napoli Centro Direzionale è il primo raggruppamento urbano di grattacieli di tutta Italia. Edificato nella zona di Poggioreale su di una vecchia area industriale dismessa, di più 110 ettari, grazie al progetto dell’architetto giapponese Kenzo Tange, a cui fu affidato il piano di costruzione nel lontano 1982, questo agglomerato è diventato l’emblema del capoluogo partenopeo. In realtà il piano prevedeva degli spunti interessanti: l’obiettivo era quello di smistare il traffico veicolare in una zona centrale della città, infatti, fu ideato anche un sistema sotterraneo di parcheggi e passaggi pedonali che dovevano integrare radicalmente il nuovo progetto con il nucleo abitativo della città, portando la circolazione delle auto nelle aree inferiori al fine di trasformare una vastissima area in zona pedonale, chiusa al traffico.
Napoli Centro Direzionale è il primo raggruppamento urbano di grattacieli di tutta Italia.Quando stiamo per raggiungere la stazione centrale di Napoli, viaggiando in treno, non possiamo esimerci dall’ammirare quell’imponente agglomerato urbano di grattacieli e negozi che rappresenta il cosiddetto Centro Direzionale della metropoli campana.Costruito nel quartiere di Poggioreale su di una vecchia area industriale ormai dismessa che si estendeva per più di 110 ettari, grazie al progetto dell’architetto giapponese Kenzo Tange, al quale fu affidato il piano di costruzione nel lontano 1982, questo agglomerato è diventato l’emblema del capoluogo partenopeo. In realtà il piano prevedeva degli spunti interessanti: l’obiettivo prefisso era quello di smistare il traffico veicolare in una zona centrale della città, tanto è vero che fu ideato un sistema sotterraneo di parcheggi e passaggi pedonali che dovevano integrare radicalmente il nuovo progetto, con il nucleo abitativo della città, portando la circolazione delle auto nelle aree inferiori al fine di trasformare una vastissima area in zona pedonale, chiusa al traffico.
Napoli Centro Direzionale è il primo raggruppamento urbano di grattacieli di tutta Italia. In verità l’Amministrazione comunale di Napoli, a cavallo tra gli anni settanta – ottanta, seguendo la corrente di “ricostruzione” della nostra penisola, volle destinare a quell’ex area industriale oramai inutile, un intervento di ristrutturazione urbanistica su larga scala in modo tale che Napoli diventasse una metropoli moderna, ma come spesso avviene, malgrado l’obiettivo fosse più che degno di nota, le future manutenzioni mancarono del tutto, degradando l’area. Al progetto Centro Direzionale di Napoli presero parte anche diversi architetti italiani, che si lanciarono alla progettazione dei tipici grattacieli: l’architetto Massimo Pica Ciamarra realizzò le due Torri Enel, Nicola Pagliara progettò le Torri del Banco di Napoli e il palazzo dell’Edilred, mentre il famoso Renzo Piano creò il palazzetto dell’Olivetti, Corrado Beguinot realizzò invece l’imponente Torre Telecom Italia, fino a otto anni fa la torre più alta del paese.
La straordinaria “invenzione” del tutto all’avanguardia, di un centro direzionale per uffici in una metropoli come la nostra città, ha reso Napoli protagonista di un ennesimo primato: infatti Napoli centro direzionale è il primo raggruppamento di grattacieli di tutta Italia ed anche dell’Europa Meridionale. La sua realizzazione,alla quale doveva far seguito una sempre più crescente modernizzazione fu per diverso tempo il tema di un dibattito su come costruire la città; Il centro Direzionale, in definitiva fu, un tentativo ben riuscito ma mai portato a termine come si deve di trasformare Napoli nella metropoli che i napoletani sognavano, un sogno purtroppo svanito bruscamente per tante cause che non sono difficili immaginare.