Verdi, Ruiz, Meret e Karnezis, hanno incontrato i tifosi azzurri, a Dimaro

Verdi, Ruiz, Meret e Karnezis, hanno incontrato i tifosi azzurri, a Dimaro. I quattro nuovi acquisti del Napoli, in realtà mancava Inglese, in permesso per un improvviso lutto familiare, hanno risposto alle tante domande del pubblico presente al teatro Comunale della cittadina in Val di Sole. Assai emozionante l’intervento di un sostenitore del Napoli che vive ad Asti, il quale ha richiesto ai neo giocatori azzurri un vero atto di cuore, affinchè scendano in campo pensando ai milioni di tifosi napoletani che non vivono a Napoli.

Verdi, Ruiz, Meret e Karnezis hanno incontrato i tifosi azzurri, ieri sera nel teatro comunale di Dimaro-Folgarida, sede del ritiro estivo, del Napoli, giunto al decimo giorno. In verità doveva esserci anche l’attaccante ex Chievo, Roberto Inglese, assente perchè colpito da un improvviso lutto familiare. I “fantastici quattro”, hanno pertanto risposto alle tante domande dei supporters partenopei intervenuti all’incontro.
Protagonista assoluto del confronto giocatori – tifosi è stato, senza dubbio, Simone Verdi, il più gettonato dal pubblico presente nel teatro. L’ex bolognese ha spiegato i morivi del suo rifiuto a gennaio ed ha dichiarato di essere felice di indossare la maglia del Napoli, inoltre alla domanda chi fosse il nuovo leader della squadra, sia Verdi che gli altri colleghi hanno risposto  che malgrado la partenza di Reina, nel gruppo ci sono giocatori di grande carisma come Albiol e Hamsik che sicuramente possono diventare i veri leader della squadra.

Verdi, Ruiz, Meret e Karnezis hanno incontrato i tifosi azzurri. Nel corso dell’incontro ha preso la parola un tifoso del Napoli, che vive ad Asti, in Piemonte, il quale con profonda emozione ha invitato i giocatori presenti ad un vero atto di cuore. Ma ecco le testuali parole del sostenitore azzurro residente nella città piemontese non distante da Torino:
“Vorrei strapparvi una promessa: io sono un napoletano che purtroppo  vive ad Asti e credetemi.. è molto più difficile esprimere la nostra napoletanità fuori dal nostro contesto. Chi vive a Napoli lo sa bene che quando la nostra squadra del cuore perde, pareggia o esce da qualche competizione si vivono le emozioni in maniera totalmente diversa, rispetto a Napoli, perchè si è tutti insieme. Io sono cresciuto ad Asti ed ho vissuto anche il razzismo, ma sono cresciuto odiando la Juve.. pertanto  vi faccio una preghiera, sperando che venga ascoltata, vi chiedo questo:  quando scendete in campo pensate anche a noi che siamo fuori Napoli o addirittura all’estero e magari mettete quel pizzico di cuore in più, anche per noi che non abbiamo il piacere di godere della nostra bellissima città”.

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