Agnano, il sito termale della zona dei Campi Flegrei, a Napoli più antico del mar Mediterraneo. La storia di questa zona periferica della città partenopea, caratterizzata da terra, acqua e fuoco, parte ben 2000 anni fa. In verità, il terreno sul quale, attualmente, troviamo il centro benessere, un tempo, era di proprietà di un medico ungherese di nome Shneer, che fu l’artefice dei primi scavi per fini industriali. Tali scavi portarono a dei ritrovamenti di una estrema importanza storica e soprattutto archeologica.
Agnano, il sito termale posizionato nella zona dei Campi Flegrei, a Napoli, più vecchio d’Europa e dell’intero mar Mediterraneo. La storia di questa zona periferica della città partenopea e delle sue terme caratterizzate da Terra, Acqua e Fuoco, parte ben 2000 anni fa. In verità un tempo, all’incirca nel 1898, il terreno sul quale, attualmente si trova il sito termale, era di proprietà di un medico ungherese, il dottor Shneer che fu l’artefice dei primi scavi per fini industriali. Tali scavi, tuttavia, portarono a dei ritrovamenti di una estrema importanza storica, ma soprattutto archeologica. Dopo questi ritrovamenti si pensò quindi di proseguire a scavare in maniera molto più approfondita e per tredici anni si andò avanti alla ricerca di nuove testimonianze.
Gli scavi, poi improvvisamente si fermarono per poi riprendere solo nel 2003. A quell’epoca il direttore del progetto fu Marco Giglio, un ricercatore dell’Università Orientale degli studi di Napoli, che affermò che i resti ritrovati erano stati completamente dimenticati dalla comunità scientifica, mentre gli scavi curati dall’Università “L’Orientale” di Napoli in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Campania e le Terme di Agnano SpA, avevano portato interesse e partecipazione da parte degli studenti dell’Ateneo, secondo la formula dello scavo scuola.



