Sant’Andrea Apostolo, patrono di Amalfi salvò la città dall’attacco dei pirati

Sant’Andrea Apostolo, patrono di Amalfi salvò la città dall’attacco dei pirati. Fu uno dei dodici apostoli di Gesù Cristo, nonché fratello maggiore di San Pietro. Prima di conoscere il figlio della Vergine Maria fu discepolo di Giovanni Battista, a sua volta uno dei primi a seguire il redentore. Egli predicò in Romania, Ucraina e Russia, e si spense come martire a Patrasso, in Grecia, crocifisso su una croce a forma  X da qui deriva il termine croce di Sant’Andrea.

Sant’Andrea Apostolo, patrono di Amalfi è passato alla storia per aver salvato la splendida località della costiera in provincia di Salerno, dall’attacco dei pirati. Fu uno dei dodici apostoli di Gesù e fratello più grande di San Pietro. Prima di conoscere il Cristo, figlio della Vergine Maria, fu discepolo di Giovanni Battisti, il quale insieme a lui, fu uno dei primi a seguire il redentore. Per la religione ortodossa Sant’Andrea Apostolo patrono di Amalfi è chiamato Protocletos ovvero  il Primo, dal momento che  fu il  primo ad essere chiamato dal Signore Gesù presso il Giordano. Di regola sul calendario la festa di Sant’Andrea ricorre il 30 di novembre ma ad Amalfi si celebra diverse volte all’anno. Infatti oltre che alla fine di novembre gli amalfitani sono soliti festeggiare questa ricorrenza anche il 26 e 27 giugno.

In questa occasione la mattina del giorno 27 si tiene l’esposizione della statua del santo e c’è  la sfilata della banda e le messe, mentre la sera, in cripta, dopo la conclusione del triduo, ci sono i vespri e la celebrazione della Manna. Inoltre si svolge una processione che attraversa le varie stradine della città, seguita dalle marce sinfoniche e dallo spettacolo pirotecnico in mezzo al mare. Fuochi che vengono sparati anche nel giorno della festa patronale del 30 novembre. Sant’Andrea Apostolo patrono di Amalfi nel 1544 riuscì a salvare la città dall’attacco dei pirati che a quell’epoca imperversavano nel Mediterraneo. Infatti allorchè  gli abitanti di Amalfi videro approssimarsi le navi pirate, iniziarono a pregare nella cattedrale, invocando l’aiuto del santo patrono. Le loro suppliche furono esaudite; all’improvviso il mare diventò molto agitato e tempestoso al punto di costringere quelle navi in procinto di attaccare ad indietreggiare e cambiare rotta. Da quel giorno si pensò che Sant’Andrea Apostolo patrono di Amalfi avesse fatto un vero miracolo.
Per la cronaca il Santo predicò, non solo In Italia, ma anche in Romania, Ucraina e Russia. Si spense poi, in qualità di martire, in Grecia, in quel di Patrasso, dove venne crocifisso su di una croce a forma di X. Da qui il termine croce di Sant’Andrea che troviamo prima dei passaggi a livello. Dopo la sua morte il corpo  fu  trasferito  a Costantinopoli e nel 1206, nel corso della sua occupazione da parte de crociati, il cardinale Pietro Capuano, di Amalfi, volle portare le spoglie mortali del santo nella sua città, dove sono, ancora oggi, gelosamente conservate..

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