Canon elimina definitivamente dal listino l’ultima macchina analogica, la fotografia in pellicola è morta?
Canon, dopo otto anni da aver terminato la produzione effettiva di macchine fotografiche a pellicola, la casa Giapponese ha interrotto la vendita anche dell’ultimo modello di super reflex analogica prodotta dalla società, ancora presente in magazzino, che era rimasto in listino. Canon Japan ha quindi recentemente annunciato la fine delle vendite per la Canon EOS-1V, una splendida reflex professionale, chiudendo definitivamente quella che era l’ultima opzione di macchina con rollino 35mm della celebre compagnia.
La fine della possibilità di acquistare un prodotto analogico nuovo (non utilizzato ma conservato per otto anni) la Canon EOS-1v appunto, rimane un momento di grande nostalgia sia per i fotografi appassionati che degli stessi operatori dell’azienda. Canon non ha più prodotto, una macchina fotografica analogica dal 2010, ma ha continuato comunque a vendere la reflex riferendosi alle scorte di magazzino ancora rimanenti da otto anni. Ultimamente in un annuncio ufficiale di Canon Japan l’azienda aveva conferito al modello EOS-1V una definitiva uscita dal mercato. “Abbiamo finalmente deciso di concludere le vendite per la fotocamera reflex EOS -1v.”
Canon, continuerà però a garantire la riparazione della macchina fino al 2025, a meno che le parti di ricambio non si esauriscano. La cessazione delle vendite, naturalmente, non pone fine al mercato dell’usato, un’opzione, questa, molto popolare per i fotografi che ricercano ancora fotocamere a pellicola.
La EOS-1v che ha ora 18 anni, dopo il lancio avvenuto nel lontano 2000, rappresentava la quinta generazione della serie high-end. La linea digitale attuale di Canon porta ancora il nome EOS, una linea che ora ha più di 30 anni. La linea EOS, che sta per Electro Optical System, ha creato per prima la possibilità di connessione elettronica tra il corpo e l’obiettivo. Mentre la linea si espandeva nel digitale, il concetto iniziale di quella connessione elettrica consentiva ancora dopo anni, di includere i metadati delle lenti della fotocamera e quindi nelle informazioni EXIF dell’immagine.
La linea EOS 1 era il modello professionale di Canon, una tendenza di denominazione che comunque continua con la serie Canon 1D-X per i corpi digitali. I fotografi digitali che desiderano sperimentare la fotografia con il film classico, possono anche utilizzare gli stessi obiettivi EOS che posseggono, su entrambi i corpi sia a pellicola che digitali, anche se a seconda dell’obiettivo, alcune funzioni potrebbero non essere compatibili.
Canon non ha effettivamente dichiarato, quanti sono i corpi EOS-1V che sono stati venduti dopo che la produzione è stata interrotta. Ma secondo i rapporti, la scorta dei corpi macchina di questo modello è durata otto anni.
I fotografi appassionati, continuano a ricercare le fotocamere a pellicola per una serie di motivi, tra cui l’estetica e l’uso del film 35 come strumento di apprendimento. Il mercato dell’usato analogico è oggi un’opzione molto popolare per gli appassionati della pellicola anche perché consente di ritirare corpi macchina ad un prezzo sicuramente inferiore. Nikon, ad esempio, continua vendere corpi macchina a pellicola, ma a circa 700 euro per la FM10 e 3.200 euro per l’ammiraglia F6.
La discontinuità nel settore analogico di Canon si è dimostrata sicuramente evidente, ma questo non rappresenta la morte della pellicola. Insieme a Nikon che continua a vendere fotocamere analogiche, il film istantaneo continua a essere e ottenere una grande attrattiva molto popolare soprattutto tra i giovani.
Sono stati introdotti di recente sul mercato nuovissimi modelli di macchine analogiche e materiali anche da parte di piccole e grandi aziende, come la istantanea Sofort della Leica e la innovativa biottica MiNT, oltre le classiche e colorate macchine analogiche ed istantanee di lomography e Fujifilm e le innovative Sony,ed è sempre più numeroso l’elenco delle fotocamere che sono lanciate sul mercato attraverso il crowdfunding, come ad esempio un nuovo progetto di una slr macchina analogica, chiamata REFLEX.