Arco di Traiano di Benevento, emblema per antonomasia della città sannita
Arco di Traiano di Benevento, emblema per antonomasia della città sannita. Costruito in omaggio all’imperatore omonimo, è conosciuto anche con il nome di “Optimus Princeps”, e fu eretto in occasione dell’apertura della via Traiana, una strada che collegava in più breve tempo Beneventum, ossia Benevento e Brundisium, ovvero Brindisi,nel 114 d.c.
L’Arco di Traiano di Benevento rappresenta, senza ombra di dubbio, l’emblema per antonomasia del capoluogo sannita: si tratta di un autentico reperto storico risalente all’epoca romana, molto ben conservato nonostante i secoli, fatto costruire in omaggio all’Imperatore omonimo. Esso è conosciuto anche con il nome di “Optimus Princeps”, e fu eretto in occasione dell’apertura della via Traiana, una strada che collegava in più breve tempo Beneventum, Benevento e Brundisium, Brindisi, rispetto al tragitto molto più lungo della famosa Via Appia, nel 114 d.C.
L’arco di Trionfo di Benevento fu costruito in età romana ma durante il periodo della dominazione dei longobardi fu collocato nella cinta muraria, assumendo il nome di Porta Aurea. Sebbene nel corso della sua lunghissima storia sia stato più volte restaurato, l’ultima restaurazione ci fu nel 2002, in virtù del naturale deterioramento ed a causa delle tantissime scosse telluriche, esso, ancora oggi, si presenta in ottime condizioni e come anticipato in precedenza, è tra gli antichi archi trionfali, quello meglio conservato.
L’Arco di Traiano di Benevento, in realtà fu edificato in pietra calcarea rivestito da blocchi di marmo pario; si tratta di un monumento ad un solo fornice, vale a dire ad una sola costruzione ad archi ed è alto 15,60 mt e largo 8,60 mt. Su ogni facciata si notano quattro semicolonne, collocate agli angoli dei piloni che sostengono una membratura orizzontale che fuoriesce al di sopra del fornice. Oltre alle architravi troviamo una sorta di attico, anch’esso, nella parte più al centro, sporgente sopra il fornice, il quale, nel suo interno, ostenta un vano coperto da una volta a botte. Il monumento, in verità, presenta una decorazione scultorea sulle due facciate principali assai ricca, con scene che riportano alla mente la pace e le provvidenze nei confronti del popolo sannita, dipinte sul lato interno, rivolto verso la città, mentre sul lato opposto le scene raffigurate riportano alla guerra e alle provvidenze dell’imperatore verso le province.
Concludendo, sulla parte superiore dell’arco trionfale si nota una scritta in latino, dedicata a Traiano, che significa quanto segue:
“All’imperatore Cesare, figlio del divo Nerva, Nerva Traiano Ottimo Augusto Germanico Dacico, pontefice massimo, rivestito della potestà tribunicia diciotto volte, acclamato imperatore sette volte, console sei volte, padre della patria, fortissimo principe, il Senato ed il Popolo romano posero.”
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