Chi si sveglia di buonora al mattino ha una vita più longeva rispetto ai nottambuli. Lo ha rivelato la scienza, come si evince da uno studio realizzato dalla dottoressa Kristen Knutson, associato di neurologia presso la Northwestern University, negli Stati Uniti.
Un vecchio adagio recita: “il mattino ha l’oro in bocca”. Tale affermazione trova pieno riscontro in uno studio portato a termine, presso la Northwestern University, negli Stati Uniti, dall’equipe della dottoressa Kristen Knutson, che si poneva lo scopo di verificare la tesi secondo la quale chi si sveglia di buonora al mattino, vive più a lungo di coloro che conducono una vita notturna e quindi sono soliti destarsi in tarda mattinata. Tra questi ultimi, infatti, si registra il maggior numero di mortalità.
Nell’ambito di questo studio, i ricercatori hanno lavorato su un campione di 433.268 soggetti, tutti in una fascia di età che va dai 38 ai 73 anni. Essi sono, poi stati ripartiti in 4 sottogruppi in relazione alle tendenze di risveglio, mattiniero o meno. Pertanto si è giunti ad una divisione tra i soggetti che vanno a letto presto e si svegliano di buonora e le persone che sono solite andare a letto tardi o che conducono uno stile di vita notturna, al punto di non potersi svegliare alle prime ore del mattino.


