I tesori imperdibili dell’Unesco in Campania: dal centro storico di Napoli alla Reggia di Caserta
Paolo Villa
I tesori imperdibili dell’Unesco in Campania: dal centro storico di Napoli alla Reggia di Caserta. Da Napoli alla terra di lavoro, passando dalla costiera amalfitana, Pompei, il Sannio ed il Cilento.
I tesori imperdibili dell’Unesco che ha dispensato, attraverso gli anni, riconoscimenti a destra e a manca in tutto il mondo, sono sono diventati una sorta di guida per i turisti in cerca di attrazioni. Nell’elenco dei tesori imperdibili dell’Unesco, di certo, non poteva mancare la nostra regione, nella quale l’organizzazione delle Nazioni Unite ha trovato dei tesori che senza dubbio, meritano l’attenzione e la salvaguardia. In realtà il primo sito riconosciuto tra i tesori imperdibili dell’Unesco, è quello del centro storico della città di Napoli. Nel dicembre del 1995 l’immissione nella lista Unesco.
A giustificazione della scelta, la particolare storia, architettonica e culturale di una tra le più brillanti capitali del mar Mediterraneo. Difatti le influenze della civiltà greca, prima di quella romana e quindi del periodo medievale con le costruzioni della chiesa di Santa Chiara, di Palazzo Reale, Castel dell’Ovo e del Maschio Angioino hanno fatto si che Napoli diventasse una delle città più interessanti ed affascinanti dell’intero globo terrestre.
Nel 1997, alla conferenza Unesco svoltasi proprio nel capoluogo campano, il riconoscimento toccò ad immensi tesori che fanno della regione Campania una delle mete più gettonate del turismo nazionale ed internazionale. Parliamo dei siti archeologici di Pompei, Torre Annunziata,Ercolano e la Reggia di Caserta, insieme al complesso di San Leucio e all’acquedotto vanvitelliano. La Reggia progettata da Luigi Vanvitelli, su commissione di Re Carlo III di Borbone ed il suo parco immenso sono, d’altronde,dei gioielli impareggiabili.
In quella stessa conferenza anche la costiera Amalfitana fu riconosciuta tra i tesori imperdibili dell’Unesco. Ciò per via della straordinaria bellezza del paesaggio, della collina che si tuffa a mare, della superba cittadina di Amalfi, della tenacia degli uomini che in quei luoghi edificarono borghi capaci di stregare ed attrarre i più grandi personaggi della storia come Ravello fece con il grande musicista Richard Wagner.
Un anno dopo, anche il Parco del Cliento fu iscritto nell’elenco dei siti Unesco, con particolare riferimento alla Certosa di San Lorenzo a Padula ed al tesoro di Paestum e di Velia. L’ultima new entry nell’elenco dei tesori imperdibili dell’Unesco riguarda la città di Benevento avvenuta nel 2011: il patrimonio della città sannità fu inserito nell’ambito del sito “seriale” de I Longobardi, i luoghi del potere. La motivazione, la grandezza dell’eccezionale complesso di Santa Sofia.