Dai viaggi del fotografo Gianluca Balocco in Ecuador tra il 2014 e il 2016 e dal suo incontro con le popolazioni Shuar, nasce l’opera Witjai, “io esisto”.
Gianluca Balocco, presenta la sua mostra “WITJAI il gene verde della razza umana” dove espone circa 40 fotografie frutto della collaborazione con clan e famiglie indigene e le affianca ad oggetti Shuar arrivati a Genova nel 1892, in occasione del quarto centenario colombiano, che oggi sono parte delle collezioni etnografiche del museo.
La maggior parte delle fotografie è costituita da ritratti in cui i soggetti si mostrano “armati delle proprie piante”, impugnate come elementi di lotta in difesa della loro cultura, identità, esistenza e della foresta in cui vivono. Balocco non ha usato un set fotografico e non ha fatto ulteriori modifiche tecniche, in modo che gli Shuar fossero liberi di esprimersi e il risultato fosse autentico e spontaneo.
L’opera nella sua totalità è un ritratto collettivo di un popolo che considera piante, alberi e radici esseri sacri e intelligenti, messi a disposizione dell’uomo dal pianeta affinché possa purificarsi, curarsi, nutrirsi e vivere. Osservando le immagini diventa evidente che “nulla vive per se stesso e tutto è in relazione con tutto”: l’uomo condivide il 26% del suo DNA con le piante e può esistere solo all’interno di un sistema di connessioni con l’ambiente naturale in cui vive.
Gianluca Balocco Artista e Fotografo, usa la fotografia come strumento scientifico in progetti definiti al limite tra la biologia evoluzionista e l’antropologia contemporanea ispirata al pensiero sull’anacronismo storico di George Didi-Hubermann. Da alcuni anni privilegia i temi di un’ecologia che parte dalla consapevolezza delle relazioni sistemiche necessarie alla vita e all’evoluzione dell’uomo, il tutto volto a sottendere anche una riflessione su sostenibilità, inquinamento ambientale, problemi energetici, futuro del Pianeta.
Nella costruzione dei suoi set fotografici, spesso di impostazione concettuale, l’ambiente umano e sociale viene rivisitato attraverso una visione sistemica che lo connette al mondo intelligente vegetale per rivelarsi nella propria accezione anacronistica. In questo modo, la fotografia è lo straordinario medium che può raccontare e rivelare il valore della biodiversità e della vita come un microscopio per un biologo.
La bellissima mostra sarà inaugurata a Genova il venerdì 13 aprile 2018, ore 18.30. saranno presenti oltre l’artista balocco, l’Assessore al Marketing territoriale, Cultura e Politiche per i giovani del Comune di Genova Elisa Serafini e la Console dell’Ecuador di Genova Martha Lorena Fierro Baquero.