Gli ziti lardiati, piatto povero della tradizione partenopea, ma sempre in auge. Naturalmente in questo piatto il lardo salato la fa da padrone. Una volta l’ingrediente di cui parliamo era conservato sotto sale nelle cucine più povere di campagna, per sfruttare al massimo tutto ciò il maiale offriva, anche le parti, solitamente, di scarto.
Gli ziti lardiati rappresentano un antico piatto della tradizione culinaria partenopea, in cui, naturalmente, la fa da padrone il lardo salato, attualmente non così a buon mercato come un tempo, che anticamente veniva conservato sotto sale nelle cucine più povere di campagna, per sfruttare al massimo tutto ciò che il maiale offriva, anche le parti solitamente di scarto. Molti sostengono che gli ziti lardiati siano un piatto esclusivamente invernale, mentre alcuni proprietari di ristoranti tipici napoletani, affermano che anche nella stagione estiva costituiscono un saporitissimo primo da gustare lentamente.
Infatti questo tipico piatto, tutto partenopeo, rappresenta un grande connubio di sapori che esalta la cucina di una città che, in quanto ad arte culinaria, non è seconda a nessuna. Come preannunciato l’antica tradizione contadina prevede che del maiale non si butti via, assolutamente, nulla, per cui in tutte le case delle famiglie di Napoli, una volta, si era soliti conservare sotto sale il lardo dell’animale. Era un’abitudine frequente consumarlo pian piano, nei periodi meno caldi , come ingrediente principale dei piatti più saporiti e gustosi.