Foqus, dal 2014, nei quartieri spagnoli di Napoli. Ben 6000 metri quadrati di aree destinate al divertimento dei bambini e degli adulti, oltre ai primi asili nido e la prima libreria nella zona. Questo il nuovo quartiere Montevalcario ridisegnato da Renato Quaglia e Rachele Furfaro, promotori dell’esemplare iniziativa.
Foqus nei quartieri spagnoli di Napoli, una zona, fino a qualche tempo fa, abbandonata a se stessa, ha permesso di realizzare una nuova identità del quartiere Montecalvario, quartiere a ridosso della famosa via Toledo, strada dello shopping dei napoletani e dei forestieri. Oggi i quartieri spagnoli hanno, infatti un nuovo volto dopo la realizzazione del progetto Foqus, nel 2014, nei quartieri spagnoli. Ben 6000 metri quadrati destinati al divertimento dei bambini ed anche degli adulti, con campo di calcetto, teatro, ristorante, centro dell’arte, aule di studio con computer e sale adibite per i master, oltre ai primi asili nido e prima libreria.
L’ammirevole progetto di rigenerazione urbanistica voluto dall’impresa “Dalla Parte dei Bambini” ha colpito nel segno, facendo letteralmente rinascere una zona che era morta. Per portare a termine la realizzazione dei lavori ci sono voluti più di due anni ed una grande forza di volontà. Insomma anima e braccia, con l’aiuto dell’impresa Dalla Parte dei Bambini e di privati cittadini che hanno investito nel progetto, sono stati gli artefici del nuovo look dei quartieri spagnoli, all’insegna dello slogan: “Dove lo stato retrocede il privato avanza”.
L’assoluta novità è, però, rappresentata dal primo asilo nido di tutto il quartiere. La struttura accoglie i piccoli, gratis o con tariffe ridottissime, a seconda delle possibilità economiche delle famiglie. L’esemplare progetto Foqus nei quartieri spagnoli di cui è direttore il manager friulano dott. Renato Quaglia, parte in realtà nel 2014, un progetto a carattere sperimentale di rigenerazione urbana e di rifacimento dell’intero ex Istituto Montecalvario.
Attraverso quest’iniziativa si sono recuperate molte parti del fatiscente edificio e si è dato vita alla formazione di alcuni gruppi di giovani e donne indirizzati verso esperienze di auto-imprenditorialità, per creare nuovi posti di lavoro, costruire nuove imprese cooperative, ospitare imprese indipendenti, sia pubbliche che private, tutte però impegnate nella formazione e nell’istruzione, oltre a creare scuole di cultura ed atri creative.
In realtà il foqus nei quartieri spagnoli parte dalla richiesta che un ordine di suore, le Ancelle della Carità, fecero, alcuni anni fa, all’assessore Rachele Furfaro, affinchè utilizzasse gli ampi spazi vuoti del loro Istituto sito, appunto nel cuore della città partenopea. Dopo tre anni, dalla sua inaugurazione, avvenuta il 26 settembre 2014, alla presenza del presidente del Senato Pietro Grasso e del ministro della giustizia Andrea Orlando, si può affermare, con orgoglio, che in quegli enormi spazi che erano vuoti ed abbandonati, oggi lavorano e studiano, quotidianamente, più di 1.000 persone; infatti sono sorte quattro imprese sociali, si sono insediate quindici attività private e l’Accademia di Belle Arti di Napoli ha inaugurato una sua succursale. Si sono creati, quindi ben 136 posti di lavoro. Rachele Furfaro, gestisce attualmente il complesso programma di attività.
Tutto questo è stato realizzato senza utilizzare alcuna risorsa pubblica, bensì, contando e basandosi soltanto su basi economiche stanziate da imprenditori privati.