Hong Kong – Londra in 36 giorni, 2 ore, 37 minuti e 2 secondi: questo lo strabiliante nuovo record del velista italiano Giovanni Soldini che ha strapazzato il vecchio primato stabilito, nel 2008, dal francese Lionel Lemonchois, su un maxi catamarano di 32, migliorandolo di ben cinque giorni. Un uomo, una vela, un oceano.
Hong Kong- Londra, ovvero il giro del mondo in vela, in soli 36 giorni, 2 ore, 37 minuti e 2 secondi. Si tratta di un record pazzesco che ha annientato quello precedente che apparteneva al francese Lionel Lemonchois, stabilito nel 2008 su di un maxi catamarano di 32 metri con dieci uomini di equipaggio. Giovanni Soldini ha impiegato per la traversata Hong Kong – Londra ben cinque giorni in meno. Malgrado le tante avversità come venti contrari, freddo intenso, mareggiate, piogge, temporali e la rottura di un timone il nostro velista è giunto ugualmente al traguardo che si era prefisso, arricchendo il suo già mostruoso palmares di un altro strabiliante record. Il noto navigatore italiano, per la cronaca, è arrivato al ponte di Queen Elizabeth sul fiume Tamigi alle 13:20 di eri, ora locale, in attesa di scendere a terra un pò più tardi, al molo di St Catherine Dock, sotto il Tower Bridge, nel cuore della capitale britannica.
Giovanni Soldini, coraggio da vendere.
Il velista milanese di 52 anni, rispetto allo skipper transalpino, protagonista del record precedente, è riuscito a compiere la sua impresa, perché di vera impresa si tratta, con una barca più piccola, il Maserati Multi 70, un trimarano di 21 metri, con a bordo solo altri quattro straordinari compagni d’avventura: un italiano, due spagnoli ed un francese, oltre ad un meteorologo, in continuo contatto con lui, dalla terra ferma. Una cartografia realizzata sul web ha consentito a tutti gli appassionati di vela di seguire dal vivo ogni minuto della traversata Hong Kong-Londra, lunga 13.000 miglia marine che riportate in chilometri diventano 24.000, seguendo la rotta ortodromica più breve, iniziando con la discesa del mar Cinese meridionale, passando poi per il Capo di Buona Speranza.
Giovanni Soldini, un mito.
Subito dopo lo sbarco, Giovanni Soldini ed il suo mini equipaggio acclamati dalla folla hanno dichiarato:
“Siamo stracontenti per la riuscita dell’impresa ma anche molto stanchi. Le ultime 48 ore sono state molto dure da sopportare. Nella Manica di bolina c’era tanto vento, un freddo polare ed un mare in burrasca, quindi è stato difficile combattere contro questi eventi. Ma il record ci ripaga di tutto, siamo molto felici. Se avessimo trovato delle condizioni meteorologiche più favorevoli nell’Atlantico, forse avremmo potuto guadagnare anche altri 3 o 4 giorni, ma va bene lo stesso, anzi, meglio di così non poteva andare, tecnicamente perfetta la nostra traversata. Dall’ultimo cantiere, abbiamo percorso 19.000 miglia ed è tutto a posto grazie al grande lavoro di tutti noi e del nostro team: siamo una grande squadra, complimenti!