Michael Hoffman, regista americano, è in costiera Amalfitana per girare le ultime scene del film sulla vita di Gore Vidal, noto scrittore statunitense.
Sono ormai in via di conclusione le riprese delle scene del film sullo scrittore americano Gore Vidal, ambientato nella straordinaria costiera amalfitana. Il premio Nobel Kevin Spacey, in questa pellicola che uscirà solo nel 2018, impersona la figura dello scrittore d’oltreoceano.
Teatro del film di Michael Hoffman, anche l’incantevole Museo archeologico nazionale di Napoli, in particolare tra la sala che ospita i Tirannicidi ed il Gabinetto Segreto. La produzione è della Netflix, la casa cinematografica di nuova generazione, Protagonista femminile del film è l’attrice, nonché modella scozzese Freya Mavor, la quale nel corso delle uniche riprese ambientate nel capoluogo partenopeo, passeggia del tutto presa ed incantata tra le statue della collezione Farnese con addosso un abito bianco griffato, firmato dalla costumista, premio Oscar Gabriella Pescucci.
Per la cronaca il regista Michael Hoffman ha realizzato pure la sceneggiatura del film, con la collaborazione di Jay Parini. Per l’occasione è stata offerta al regista americano una pubblicazione con immagini del Museo napoletano nel diciannovesimo secolo. La produzione ha avuto il patrocinio della Film Commission della Regione Campania.
Come dicevano la pellicola si base sulle vita di uno dei cosiddetti intellettuali più in vista negli Stati Uniti. Gore Vidal è sicuramente uno degli scrittori più pungenti e velenosi di quest’epoca. Quest’ultimo fece della bellissima cittadina di Ravello, il suo buen retiro nel 1972 allorché acquistò la Rondinaia. Proprio a Ravello, da agosto, si girano le scene del film del regista Michael Hoffman sulla sua biografia, considerando il fatto che la costiera amalfitana fu il luogo maggiormente frequentato dallo scrittore che tra quei panorama mozzafiato fissò la sua casa.
Del resto la costiera rappresentava il luogo nel quale Gore Vidal si ritirava per trovare ispirazione alla sua immensa vena di scrittore e per non esser distolto da altri pensieri, quando era solito offrire le sue energie alla riflessione politica. Alla Rondinaia Vidal trascorreva gran parte dell’anno, chiuso tra la straordinaria bellezza e tranquillità dei luoghi, assolutamente ideale per dare tutto sè stesso alla scrittura. Vi restò fino al 2006 anno in cui decise di vendere ad un gruppo di imprenditori locali per motivi di salute, visti gli acciacchi e le malattie sopraggiunte inevitabilmente con l’avanzare dell’età.