Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli apertura Museo Anatomico: enorme affluenza visitatori

Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli

Museo Anatomico

Il Museo Anatomico, della Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, tra i più antichi e prestigiosi musei al mondo, aperto dopo anni di chiusura appena l’anno scorso, sta totalizzando in questi ultimi mesi una enorme affluenza di pubblico.

Il Museo anatomico, presso la Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, tra i più antichi e prestigiosi musei al mondo, chiuso dopo il terremoto in Campania nel 1980, ha riaperto i battenti, dopo trent’anni e dallo scorso anno, ha permesso l‘ingresso al pubblico, per due volte alla settimana, mentre dapprima l’accesso era consentito esclusivamente agli studiosi di scienze.

Grazie a questa splendida iniziativa, infatti, in appena un anno, il numero dei visitatori, italiani e stranieri che hanno riempito le sale della struttura è risultato impressionante, Si parla di un’affluenza pari a circa quattromila persone a settimana, in particolare durante questi ultimi mesi.

D’altronde non poteva che essere altrimenti, visto che il Museo Anatomico della Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, rappresenta una delle più interessanti ed antiche istituzioni scientifiche del settore. Attualmente essa costituisce una parte integrante del MUSA, ossia il centro musei universitari della Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, insieme ad altre importanti strutture quali il Museo Farmacologico,gli archivi museali universitari, le sezioni di Stomatologia, di Bibliografica e e di Artistica.

In realtà le raccolte del Museo Anatomico della Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, provengono sia dalle antiche collezioni degli ospedali storici della città, che da quelle dei cosiddetti gabinetti dei naturalisti del sedicesimo e diciassettesimo secolo. Si tratta di collezioni importantissime e prestigiose le quali  comprendono anche degli strumenti anatomici, microtomi, microscopi, bilance e così via che permettono di documentare con i fatti l’evoluzione ed i risultati raggiunti dalla medicina nei diversi secoli.

Nel museo si possono ammirare le famose cere anatomiche, ovvero quelle relative alle pietrificazioni, ai trofei indio, le collezioni di scheletrologia e le mostruosità fetali. Da non perdere neanche la sezione di Farmacologia dove è  esposta un’ingente quantità di reperti ed apparecchiature che testimoniano lo sviluppo ed il progresso della ricerca scientifica, in generale, ed in farmacologica, in special modo. In poche parole un itinerario di scienze che per gli appassionati del settore è certamente imprescindibile.

Da qui si evince il grosso successo e l’enorme affluenza di visitatori da ogni dove, assetati di scienza e curiosità.

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