Riprese video rubate e registrazioni audio non autorizzate, punite con il carcere
La bozza di decreto legislativo a cui sta lavorando il ministero della Giustizia in materia di intercettazioni darà certamente un deciso freno alla “diffusione di riprese audiovisive e registrazioni di comunicazioni effettuate fraudolentemente“:
“Chiunque al fine di recare danno all’altrui reputazione o immagine, diffonde con qualsiasi mezzo riprese audiovisive o registrazioni di conversazioni svolte in sua presenza o alle quali comunque partecipa, effettuate fraudolentemente, è punito con la reclusione fino a 4 anni”.
I verbali e le registrazioni, come prevede il testo del decreto legislativo, dovranno essere archiviati nella versione integrarle e originale presso l’ufficio del pubblico ministero che ha disposto l’intercettazione. L’archivio dovrà essere “tenuto sotto la direzione e la sorveglianza del Procuratore della Repubblica”. L’accesso a tali informazioni dovrà essere riservato esclusivamente ai giudici e agli avvocati della difesa e altre figure autorizzate dal pubblico ministero.