Buttafuori di una discoteca romana addetti alla sicurezza, sono in stato di fermo per la morte di un uomo di 49 anni a Roma. In Queste ore si sta procedendo nei confronti dei cinque addetti fermati, per omicidio volontario.
Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, due buttafuori della discoteca San Savador, situata in zona Eur a Roma, hanno pestato duramente un uomo di 49 anni, Giuseppe Galvagno, subito dopo averlo portato all’esterno del locale. Nel perpetrare la violenza, che ha causato, purtroppo, la morte dell’uomo, si sono aggiunti altri tre addetti alla sicurezza.
La vittima si trovava a trascorrere una serata in discoteca con la sua compagna, una infermiera. A causa di apprezzamenti che il Galvagno avrebbe diretto nei confronti di una donna, o si racconta, averla urtata o spinta, sarebbe scaturita presto una lite con l’accompagnatore di quest’ultima. A questo punto, secondo quanto è stato rilevato dagli inquirenti che stanno lavorando sul caso, alle ore 1.30, due addetti alla sicurezza sono intervenuti, prelevando la vittima a forza e portandola all’esterno del locale. Qui l’hanno colpita violentemente con calci e pugni, aiutati da altri tre buttafuori intervenuti quasi subito.
Intanto, la compagna di Giuseppe Galvagni ignara di quanto stesse accadendo, era uscita a prendere la macchina. Arrivata davanti alla discoteca non ha visto il suo compagno che doveva essere lí ad aspettarla. Attimi dopo però, spostandosi all’interno del parcheggio lo ha trovato a terra in fin di vita, massacrato di botte. In un primo momento ha cercato di rianimarlo, poi ha subito allertato il 118 che, anche se intervenuto prontamente con un autombulanza, non ha potuto fare altro che constatare il decesso di Giuseppe Galvagno.
In questo momento l’inchiesta sull’accaduto è affidata al sP Fini e ai carabinieri del nucleo investigativo di Roma che stanno ricostruendo, con l’aiuto di numerosi testimoni, in dettaglio il tragico evento. Sul corpo di Giuseppe Galvagno, avrebbe compiuto 50 anni a dicembre, verrà effettuato nei prossimi l’esame autoptico che chiarirà con esattezza la causa della morte.