Porto Santo Stefano: madre spara al figlio, poi si ammazza

Porto Santo Stefano: madre spara al figlio, poi si suicida

A Porto Santo Stefano, località in provincia di Grosseto, una mamma, comandante della polizia municipale di Monte Argentario, prima spara al figlio di diciassette anni, poi si suicida.

Tragedia familiare a Porto Santo Stefano, paesino in provincia di Grosseto, dove  ll comandante della polizia municipale di Monte Argentario, Loredana Busonero, di 55 anni, ha prima sparato al figlio di 17 anni e poi si è tolta la vita.

Il giovane, ferito alla testa gravemente, è stato immediatamente trasferito all’ospedale di Siena dove, da quanto risulta dalle ultime notizie, sarebbe arrivato già privo di vita. La drammatica vicenda si è consumata, questa mattina, come anticipato, a Porto Santo Stefano, in Toscana.

Sul luogo della tragedia si sono portati i carabinieri della vicina stazione di Orbetello. A quanto pare la mamma omicida suicida non aveva mai dato segni di squilibrio o di depressione, anzi si recava al lavoro, presso il Comando della polizia municipale di Monte Argentario regolarmente.

Pertanto sono del tutto sconosciute le cause che hanno portato all’insano gesto di Loredana Busonero, fino a ieri irreprensibile comandante della polizia municipale. La donna era rimasta vedova da qualche anno, per la cronaca il marito era il sindaco di Monte Argentario, scomparso per un’emorragia cerebrale.

Da una prima ricostruzione dei fatti la donna, nella sua abitazione di Porto Santo Stefano, avrebbe  puntato la pistola d’ordinanza alla testa del figlio diciassettenne per poi premere il grilletto. Quindi mentre il ragazzo era  agonizzante  a terra, si è tolta, a sua volta, la vita con un colpo alla tempia.

Alcuni anni fa Loredana Busonero  insieme all’ex marito e ad altre persona, era stata rinviata a giudizio per una storia di concussione e tentata concussione. Ma nel 2013 entrambi però erano stati assolti da tutte le accuse. I vicini di casa che hanno udito i colpi di pistola, hanno dato l‘allarme, quindi all’arrivo dei militari dell’arma, il ritrovamento dei due  corpi e la corsa vana  per salvare il figlio della donna.

Quest’ultimo frequentava con profitto il liceo scientifico a Orbetello. “Un ragazzo, bravo, studioso e simpatico”, raccontano gli amici ancora sotto choc. Un’amica della comandante dei vigili. ha dichiarato di essere sconcertata e meravigliata dell’accaduto: “Non riesco a capire che cosa sia successo, non c’erano affatto segnali che potessero far sospettare una tale tragedia, veramente un mistero“.

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