Al largo del porto di Giulianova rinvenuto peschereccio affondato nel mare tempestoso, i marittimi che erano a bordo sono morti.
Rinvenuti e recuperati a circa due miglia, al largo del porto di Giulianova in Abruzzo, i corpi dei due marittimi che si trovavano a bordo di un peschereccio, affondato nelle acque procellose nel pomeriggio di ieri, di cui si erano perse le tracce. I resti del natante sono stati individuati da un elicottero che sorvolava la zona: i due corpi delle vittime sono stati recuperati dalla motovedetta della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno.
Le salme sono state trasferite prima in porto e poi in obitorio. Il pubblico ministero, incaricato del caso, ha disposto la ricognizione cadaverica. Non è stata trovata l’imbarcazione, ma soltanto dei detriti e dei resti che inducono a pensare ad un incidente. L’imbarcazione chiamata “Eliana”, di circa 12 metri, era adibita alla pesca a strascico entro le 6 miglia e faceva capo al porto di Giulianova, in Abruzzo.
L’allarme, come ha riportato riferisce la Direzione Marittima di Pescara, è stato lanciato intorno alle 15 all‘Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova dai familiari dei marittimi, in ansia perché, non riuscivano a mettersi in contatto con il peschereccio. Allertata, pertanto, la Sala Operativa della Guardia Costiera di Pescara, che ha coordinato le attività di recupero ed ha inviato sul posto tre motovedette, oltre all’elicottero del Primo Nucleo Aereo della Guardia Costiera.
Molto complicate le ricerche, sia per le pessime condizioni atmosferiche e del del mare, che per l’assenza, a bordo del peschereccio, di un sistema di localizzazione satellitare. A coadiuvare la guardia costiera anche diverse imbarcazioni private che si sono messe a disposizione per collaborare nelle attività.
Dapprima sono stati individuati alcuni resti del peschereccio e poco dopo i due corpi senza vita dei marittimi. Si cercano ancora le altre parti del relitto, che potrebbero essere utili per i successivi accertamenti della Guardia Costiera e per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Il mare in tempesta è stato sicuramente la causa della tragedia.
Del resto la giornata di ieri è stata caratterizzata dal forte maltempo, in quasi tutta la penisola. Assai colpita la provincia di Venezia. Una vera tempesta d’acqua e grandine si è abbattuta sul Veneto. Vento forte, pioggia, grandine hanno imperversato, nel primo pomeriggio, a San Benedetto del Tronto e a Grottammare dove la pioggia è caduta abbondante accompagnata da grandine e raffiche di vento violentissime.
Si contano diversi danni in città e sul litorale adriatico dove molti ombrelloni sono stati divelti. Tantissime le chiamate ai vigili del fuoco. A Grottammare la grandine copiosa ha reso la spiaggia completamente bianca. Allagamenti e difficoltà anche alla circolazione veicolare in tutta la riviera. A poco a poco, per fortuna la situazione è migliorata.
Il maltempo ora si è spostato al sud, dove in Campania la Protezione civile della Regione ha emanato un avviso di criticità meteo di colore Giallo.