Francesco Totti si concede intervista da dirigente giallorosso

Francesco Totti si concede intervista da dirigente giallorosso

L’ex capitano della Roma, Francesco Totti dopo aver appeso le scarpette al chiodo ha assunto i panni del dirigente della società giallorossa. Da tale si è si concesso un’ intervista ad una Tv locale.

Da ex capitano di mille battaglie, bandiera e uomo simbolo dei colori giallorossi negli ultimi 25 anni, Francesco Totti veste i panni di dirigente alla ricerca del giusto ruolo. Dopo aver appeso gli scarpini al classico chiodo, per forza maggiore, non ha nessuna di occupare una collocazione ben precisa.

Tutt’altro, in questo momento Francesco Totti intende osservare, studiare da vicino, rendersi conto di quale potrebbe essere effettivamente il suo compito. Il ricordo del terreno di gioco, dei tifosi, dell’ultima gara di campionato, del resto, è ancora fresco nella memoria. Immedesimarsi, a così breve tempo, nelle vesti di dirigente non è semplice per l’ex capitano che ha fatto impazzire in un quarto di secolo la platea romanista.

Dunque per entrare in questo nuovo ruolo il pupone, come veniva scherzosamente chiamato dalla tifoseria, ha concesso un’intervista ad una televisione privata della capitale. Ecco le esternazioni di Francesco Totti da dirigente della Roma:

Non voglio avere un ruolo statico, voglio essere tutto e niente, voglio essere un personaggio importante per Roma e per la Roma per tentare di capire veramente quello che mi piacerebbe essere. Sul mio nuovo biglietto da visita ci sarà scritto semplicemente Francesco Totti, AS Roma“.

Sarà difficile spiegare ai tifosi  le sensazioni e le emozioni che ho provato nel  giorno del mio addio al calcio giocato. Il giorno della fine della mia carriera di giocatore resterà storico. Credo che fosse abbastanza  palese che non l’avrei mai voluta terminare quella partita, quella giornata. Il rettangolo di gioco mi ha dato tanto ed io ho cercato di dare tanto per questa gente che giorno dopo giorno mi ha dimostrato tanto affetto.

Adesso che è tutto finito come calciatore, sta per cominciare una nuova vita nei panni di dirigente, con la speranza di fare quello che ho fatto sul campo. Insomma, l’obiettivo è puntare al massimo, iniziando tuttavia, dal gradino più basso. Farò di tutto per mettermi a disposizione  del club a 360 gradi, partendo dal settore giovanile fino al presidente“.

Poi è normale che ci vorranno, sei mesi, un anno, due, non so quanto tempo ci metterò per affermarmi nel ruolo che preferisco realmente. Il mio prossimo futuro lo immagino roseo, bello e divertente : sceglierò un ruolo a me congeniale, affinché io riesca a far diventare la Roma una grande squadra ed una grande società“.

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