Crollo della palazzina Torre Annunziata: i vigili del fuoco ininterrottamente da stamattina sono al lavoro, persino con le mani a scavare sotto le macerie per recuperare le persone coinvolte, poco fa individuate due vittime, ma restano ancora sei persone sepolte nell’edificio.
Poco fa i vigili del fuoco impegnati da oltre 12 ore nel crollo della palazzina di Torre Annunziata hanno individuato due persone senza vita, tra le macerie. A questo punto restano ancora da trovare le altre sei persone delle quali, finora non si hanno tracce. Oltre ai componenti dei nuclei familiari Cuccurullo e Guida, manca all’appello una anziana signora di 65 anni, di nome Pina Aprea la quale risiedeva, da sola nella palazzina crollata. La donna non si sa se fosse in casa al momento della disgrazia, ma non si esclude che fosse già uscita, di buon mattino, come spesso era solita fare.
I soccorritori intervenuti, tra i quali anche tantissimi civili volontari sono intenti a scavare senza un attimo di sosta da questa mattina. Sono giunte da Roma alcune squadre di vigili del fuoco che stanno utilizzando delle particolari ‘sonde’ per accertare acusticamente la presenza di persone ancora in vita sotto le macerie. Intanto l’ingegnere Tarantino del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Torre Annunziata ha affermato:
“Continueremo a scavare senza interruzione, fino a quando non avremo accertato la situazione. Non possiamo quantificare precisamente le macerie sotto le quali stiamo scavando ma non disperiamo di poter ancora trovare qualcuno ancora in vita da poter salvare. In diversi punti le travi potrebbero aver creato degli spazi con la presenza di aria, per cui, malgrado il caldo, è possibile che un individuo possa sopravvivere per 2 o tre giorni.”
Al momento la situazione si è fatta molto complicata a causa del completo sgretolamento di un’ala dell’edificio e per le parti pericolanti che incombono sui soccorritori. Con l’avvicinarsi della della sera, si stanno predisponendo le attività necessarie come l’invio di gruppi elettrogeni e torri faro per avere a disposizione luce a sufficienza per proseguire le operazioni del crollo della palazzina.
A tal proposito è intervenuto l’ex sindaco della cittadina vesuviana Giosuè Starita, il quale in merito al crollo della palazzina sita in Rampa Nunziante, ha dichiarato: “La causa dello sbriciolamento della struttura sarebbe stata la manomissione di una putrella durante i lavori in corso al secondo piano dell’edificio, in un appartamento vuoto appena comprato”.
“I nuovi proprietari avevano negli ultimi tempi avviato la sostituzione del pavimento. Mi sembra plausibile che una negligenza tecnica durante questi lavori e la manomissione di una putrella possano aver compromesso la staticità dell’edificio“. “Si parla di lavori di manutenzione ordinaria, ha continuato Starita – “ma sicuramente c’è stato un errore umano per arrivare al crollo della palazzina”.