Studenti tempo di esami, dormire bene significa ottimi voti
Un recente studio sul sonno, realizzato sugli studenti della famosa università Harvard di Boston e condotto dagli esperti del Brigham and Women’s Hospital di Boston, rileverebbe che i voti scolastici risentono di molto e sembrerebbero dipendere tra l’altro, anche dalla regolarità del sonno dello studente. Quanto spesso va a letto e quanto si sveglia sempre alla stessa ora, senza valutare quante ore riposa per notte. Una non corretta “igiene del sonno” modificherebbe anche i ritmi naturali dell’organismo e il rilascio ormonale.
Nel corso di questa interessante ricerca, è stato misurato dagli esperti per ciascuno studente, uno specifico indice di regolarità del sonno, da dove risulta che gli studenti che si impongono orari regolari, rispettivamente sia per andare a letto che per svegliarsi, sarebbero gratificati con voti migliori. L’universitario invece, secondo i risultati dello studio, che si sottopone a ritmi di sonno non regolari, indipendentemente dal numero di ore “dormite” per ogni notte, prende voti bassi, ma ha anche scombussolato il ritmo circadiano che regola il meccanismo sonno/veglia, accumulando un ritardo valutato in tre ore. Un ritardo, che si riscontra pure per il rilascio della melatonina, l’ormone del sonno. Ad esempio, uno studente che ha un corso da seguire o un esame alle nove del mattino, lo affronterà allo stesso modo di come se fossero le sei del mattino, con la conseguenza di un rendimento inferiore. Gli esperti che hanno messo a punto la ricerca, consigliano di rispettare orari regolari per il sonno e la sveglia, esponendosi contemporaneamente il più possibile alla luce naturale e il meno possibile a quella artificiale durante il corso della giornata.