Moto GP Texas. Il dottore, ancora secondo, balza in testa al Mondiale
Nella terza gara della nuova stagione del Moto GP Texas, sul circuito di Austin, ha trionfato lo spagnolo Marc Marquez, autentico dominatore del tracciato americano, avendo vinto per la quinta volta di fila.
Alle sue spalle il nostro sempreverde dottore pesarese, al secolo Valentino Rossi, che complice la caduta del compagno di scuderia Maverick Vinales, è balzato al comando della classifica iridata del Mondiale con 56 punti, contro i 50 di Maverick, salito, ad Austin, sull’ultimo gradino del podio.
Alle spalle del dottore e del compagno di team si è piazzato Cal Crutchlow su Honda. Un quarto posto conquistato a spese di Johann Zarco in sella alla Monster Yamaha Tech 3, alla fine in quinta posizione. Andrea Dovizioso con la sua Ducati si è classificato alle spalle di Zarco, precedendo la Suzuki di Andrea Iannone. La gara texana si è fatta molto interessante proprio in virtù della caduta al secondo giro di Vinales. Il fuoripista del leader del Mondiale ha aperto nuovi scenari.
A partire meglio di tutti in questo Moto GP Texas, è stato, tuttavia, Pedrosa, il quale sino all’ottavo giro si è difeso molto bene dal ritorno di Marquez, ma poi ha dovuto cedere agli attacchi del compagno che lo ha sorpassato sull’esterno in curva. Il duello in “famiglia” è durato per un paio di giri, quindi Marquez ha allungato, lasciando Pedrosa a combattere con Valentino Rossi. Al decimo giro il dottore ha avuto un contatto in curva con Zarco, per cui è stato penalizzato di 3 decimi, visto che aveva tagliato la curva.
Ma poi, al diciottesimo giro la grande svolta della gara. Rossi è riuscito a sfoderare tutta la sua abilità infilando Pedrosa e portandosi, al termine del circuito, al secondo posto. Il dottore ha infatti, riguadagnato i tre decimi della penalizzazione ed è divenuto, di conseguenza, il nuovo leader del Mondiale. Con questo ennesimo successo, in America, Marquez si riscatta prontamente e consolida pure il suo immenso feeling con gli Stati Uniti. A questo punto, di diritto, il pilota spagnolo potrebbe chiedere la cittadinanza statunitense ad honorem, al neo presidente Trump.