Impresa dell'Avellino che batte la capolista Verona al Partenio

Impresa dell’Avellino che batte la capolista Verona al Partenio Lombardi

Impresa dell’Avellino che batte la capolista Verona al Partenio

Un‘impresa eroica quella dell’Avellino, ieri pomeriggio, allo stadio Partenio Lombardi. I biancoverdi di Novellino hanno messo k o, con il classico punteggio all’inglese, 2 a 0, la capolista Verona, godendosi una serata da sogno. Una gara spettacolare di tutta la squadra campana che con il successo sui gialloblù raggiunge il sesto risultato utile consecutivo. Dare una lezione di calcio al Verona, come dicevamo è stata un ‘autentica impresa se si pensa alle assenze nella formazione di Novellino. L’undici titolare si presentava con un’ulteriore defezione dopo quella di Gonzalez squalificato, non c’era infatti neanche Belloni. Spazio allora al decentramento a sinistra di capitan D’Angelo con Moretti titolare nella linea mediana, accanto a Paghera. Perrotta tornava dal primo minuto per favorire lo spostamento a destra di Laverona. Pecchia sceglieva Gomez per sostituire Pazzini in quello che sarà il solito 4-3-3 con Zaccagni e Luppi a sostegno dell’argentino. Panchina per Bruno Zuculini.

La vittoria della svolta del campionato dei lupi irpini è maturata grazie alle reti di Paghera e Verde che hanno concretizzato ai fini numerici la supremazia della compagine di Water Novellino capace di fronteggiare, a viso aperto, un Verona, sicuramente non nella migliore giornata, ma pur sempre la battistrada di questo torneo cadetto che sia in vetta che in coda sta entusiasmando i tifosi. L’impresa del’Avellino, tuttavia è stata macchiata dall’ennesimo gesto di violenza di imbecilli che nulla hanno a che fare con l’essere tifosi e con il calcio. L’episodio incriminato è accaduto prima del match tra l’Avellino ed il Verona. E ce lo racconta Luca Toni, una delle vittime dell’aggressione. Questa la versione dell’ex centravanti della nazionale italiana:

“Eravamo in macchina e ci stavamo recando allo stadio, in fila, insieme alla Polizia. Io ero seduto dietro, davanti sul sedile del passeggero era seduto il presidente Setti, alla guida c’era un mio amico. Il presidente Setti indossava una sciarpa della sua azienda, un po’ gialla e un po’ blu ma non era quella del Verona. All’improvviso è passato qualcuno accanto a noi e ha visto la sciarpa. Ci hanno aggrediti non perché ci hanno riconosciuti, ma perché, per via della sciarpa, pensavano che fossimo un gruppo di tifosi del Verona, ci siamo ritrovati accerchiati da 14-15 persone, che non è possibile chiamarli tifosi dell’Avellino, nonostante qualcuno avesse la sciarpa verde, perché dopo all’interno dello stadio, il pubblico avellinese si è comportato in maniera eccezionale.

“Una volta accerchiati, questi delinquenti hanno cominciato a colpire la macchina con calci, pugni, con qualunque cosa trovassero in strada. Noi eravamo dentro la macchina, quando all’improvviso con un calcio hanno sfondato il vetro della macchina dove era seduto il presidente. Abbiamo avuto molta paura, e in quel momento tutte le schegge sono finite addosso al presidente, che per fortuna non ha riportato danni. Con il finestrino aperto, c’è stato un signore che ha lanciato anche una bottiglia di birra dentro la macchina attraverso il finestrino rotto. Per fortuna il presidente Setti è stato colpito sulla pancia, e non al volto dove poteva riportare danni molto più seri”.

Sicuramente un atto di violenza da censurare, ciò nonostante è inammissibile che sugli spalti dello stadio Partenio, dal settore ospiti si debbano sentire, per tutta la gara dei cori indecenti all’indirizzo dei tifosi irpini, con il grido di terremotati di merda. Di questo nessuno si indigna. Purtroppo la Lega Calcio continua a restare muta.

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