Le vittime sono 29 il bilancio della disgrazia hotel rigopiano

29 vittime é il bilancio definitivo hotel Rigopiano

Bilancio definitivo disgrazia hotel Rigopiano: 29 vittime

Il bilancio definitivo della terribile disgrazia dell’Hotel Rigopiano sul Gran sasso è purtroppo stato tracciato: sono ventinove le vittime, di cui quindici uomini e quattordici donne. Non tutte le vittime, tuttavia, sono state identificate, al momento sono state riconosciute le salme di ventidue persone, di cui dieci donne.

Nella notte i Vigili del fuoco sono riusciti ad estrarre dalle macerie dell’albergo gli ultimi due corpi dei dispersi, ritrovati tra il bar e la hall. Sono trascorsi ormai sette giorni dalla disgrazia e non essendoci più dispersi nella lista delle 40 persone presenti il giorno della valanga, non è necessario continuare a scavare.

Intanto dalle prime autopsie eseguite sui cadaveri, in virtù delle indagini della Procura di Pescara, risulta che le cause principali della morte, per molti, sono state l’ipotermia, l’asfissia e lo schiacciamento. Dunque la parola fine per questa immane disgrazia sembra essere stata scritta. Che fosse questo, il tragico finale, lo si intuiva ormai da un paio di giorni ed ieri, la definitiva certezza. Le speranze di poter ritrovare altri superstiti, nonostante i discorsi ufficiali e le belle parole formali che servivano a lasciare aperta comunque una seppur minima fiammella erano cadute da un bel pò.

L’unico prerogativa rimasta  era quella di trovare il più presto possibile tutti i corpi sepolti sotto la neve, i detriti, i tronchi e le macerie. Definito quindi, l’agghiacciante bilancio delle vittime sarà possibile restituire i corpi alle famiglie che non desideravano altro che lasciare prima possibile quella montagna piena di dolore.

Il premier Gentiloni intervenendo dal Senato ha poi commentato la fine di questa tragedia affermando che è stato fatto tutto il possibile per salvare i dispersi, evidenziando a chiari lettere le enormi difficoltà dell’eccezionale nevicata che ha colpito l’Abruzzo, per giunta in concomitanza con il terremoto.

L’opinione pubblica rimane ancora interdetta su come quella struttura, sorgesse in quel posto. Sicuramente non c’erano assolutamente le condizioni per costruire, male hanno fatto le istituzioni a rilasciare all’epoca le licenze per i lavori. Su di loro peserà per sempre la responsabilità della tragedia.

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