Toro inferocito contro il Napoli
Un “Toro” inferocito dalle scorie prodotte dalla sconfitta subita nel derby della Mole, domenica scorsa affronterà domenica, a Fuorigrotta la squadra di Sarri che, dal canto suo, invece gongola per aver rivisto il suo Napoli nelle ultime gare tra campionato ed Europa. L’allenatore serbo del Toro in verità la scorsa stagione stava per diventare il tecnico del Napoli ma poi De Laurentiis dirottò, fortunatamente, la sua scelta su Sarri.
La rabbia di Mihajlovic potrebbe essere un’arma in più per il Torino domenica in quel del San Paolo. La sua squadra, schierata abitualmente, come gli azzurri, con il 4-3-3, ha nella grinta e nell’intensità di gioco la forza di un collettivo formato da un insieme di giovani ed esperti. Punta di diamante della compagine granata è senza dubbio il “gallo” Belotti ’già undici reti in questo campionato. Il goleador ex Palermo è la nuova stella del calcio italiano. Oltre a Belotti, la rapidità di Lijaic e Iago Falque rappresentano i principali pericoli per il Napoli.
Il centrocampo formato dall’ex Napoli Valdifiori, Benassi e Baselli con la spinta dei due esterni difensivi, Zappacosta a destra e il giovane Barreca sulla sinistra, sono i punti di forza del Toro. Il punto debole invece è rappresentato dalla coppia di centrali, Rossettini-Castan e dal portiere inglese Hurt, ex Manchester City che alterna delle incredibili prodezze a imbarazzanti errori. I due centrali di difesa spesso si propongono in attacco, in occasione dei calci piazzati.
Dopo le prime 16 giornate del torneo il Torino è ottavo in classifica con 25 punti in virtù di 7 vittorie (2 in trasferta con Palermo e Crotone), 4 pareggi (2 in trasferta con Pescara e Udinese) e 5 sconfitte (4 in trasferta con Milan, Atalanta, Inter e Sampdoria). In definitiva il Torino è una buonissima squadra che predilige molto attaccare gli avversari perché in difesa presenta diverse lacune. Tuttavia se il “Toro”lo si prende per le corna, facilmente si può abbattere.