Comunicato Cuore Napoli, fattacci Cassino
Con un proprio comunicato ufficiale Cuore Napoli Basket si trova nella necessità di dover rispondere al comunicato pubblicato sul sito della Virtus Cassino, in merito ai fattacci di sabato scorso. La ricostruzione degli eventi è palesemente in contraddizione con quanto realmente accaduto, con un ribaltamento della realtà che non può essere tollerato.
Nel comunicato la società ospitante, Virtus Cassino scrive:
“Al termine della seconda frazione di gioco, nel momento in cui le squadre rientravano negli spogliatoi, diversi tifosi, sedicenti dirigenti, non presenti in lista gara del Cuore Azzurro Napoli Basket e quindi non autorizzati all’ingresso in campo e negli spogliatoi, dopo aver scavalcato la balaustra del settore ospiti tentavano di entrare assieme agli atleti delle due squadre nel tunnel degli spogliatoi. Al diniego di ingresso negli spogliatoi da parte di un dirigente della AD Virtus TSB 2012 Cassino, preposto all’ordine, gli stessi provocavano un parapiglia con un tentativo di aggressione al dirigente della AD Virtus 2012 Cassino, Guido Grossi.”
Il nostro capitano Roberto Maggio era uscito dal campo nel corso del primo tempo a seguito di un infortunio di gioco. Al termine del primo tempo il titolare dello studio fisioterapico Delos è sceso sul campo da gioco chiedendo di poter accedere allo spogliatoio insieme al nostro preparatore atletico. Chiedendo e non imponendo, beninteso. Fino a quel momento nessun altro si era introdotto sul campo da gioco per nessuna ragione. Adducendo motivazioni di carattere regolamentare, superabili con buon senso e sportività, il dirigente o presunto Cassinate tale ha non solo negato l’accesso agli spogliatoi ma ha anche bloccato tutti gli altri atleti, di entrambe le squadre, che volevano e dovevano rientrare negli stessi. Il diniego ha acceso una discussione, che ha visto svolgersi questa dinamica degli eventi:
1) Discussione verbale sul diniego all’accesso del titolare del centro fisioterapico Delos per visitare il capitano infortunato;
2)Il nostro Coach Domenico Battaglia, presente alla discussione, pur non essendo intervenuto alla stessa, è stato colpito con uno schiaffo al volto;
3)Questo evento ha provocato l’assembrarsi dei giocatori di entrambe le squadre e l’accendersi di focolai di tensione;
4) Per calmare gli animi è intervenuto il nostro Team Manager Cristian Andrisani;
5) Andrisani è stato insultato prima e spinto con forza da uno steward;
6)La situazione all’ingresso degli spogliatoi si è immediatamente tranquillizzata con la richiesta dei giocatori di Cassino di far entrare il nostro fisioterapista nei locali di ristoro per monitorare la situazione fisica del collega infortunato;
7) Nessun nostro atleta è stato colpito né da avversari, né da dirigenti della società di Cassino;
8)Nessuno dei nostri tesserati e neanche nessuno collegabile alla nostra società ha mai affermato quanto di cui al punto 7;
9)Nessun dirigente Cassinate è stato contuso o colpito da nostri tesserati, tifosi o persone collegabili alla squadra. Saremo costretti, nostro malgrado, ad adire le vie legali contro chiunque affermi il contrario, supportati dalla testimonianza di 40 persone e di file video molto chiari al riguardo.
Il comunicato di Cuore Napoli prosegue:
Con riferimento alle vicende narrate dal Sig. Cristian Andrisani ci si chiede cosa non corrisponda al vero dal momento che:
1)Nonostante regolare accredito stampa al sig. Cristian Andrisani non è stata affidata alcuna postazione stampa, ma fornita una presa elettrica adiacente al WC ed al distributore automatico;
2) Non gli si è fornita la password WI-FI necessaria alla cronaca in streaming: solo dopo diverse richieste, persona di cui non conosciamo il nominativo, ha inserito la password WI-FI direttamente sul PC di Andrisani, evidentemente impaurito dal fatto che questa password arrivasse fino a Napoli;
3) Alla società Cassinate che ha in queste 48 ore parlato di regole nel modo più ampio e continuo, eventualmente si ricorda l’esistenza di una clausola compromissoria piuttosto che la minaccia di una querela. Nel caso in cui la società Cassinate proseguisse su questa strada ci troveremo costretti a fornire a chi di dovere testimonianze di quanto accaduto;
Chiediamo alla cortese società Cassinate di riportare stralcio dell’articolo con le parole scritte da Cristian Andrisani, sopra riportate.
Più in generale riteniamo opportuno rilevare che:
5)Nessun provvedimento afferente all’ordine pubblico ed emanato dalle autorità di Ps è stato notificato alla nostra società;
6)Un totale di 28 biglietti da acquistare era stato inizialmente concesso alla nostra tifoseria, poi aumentati a 32, cui aggiungere 8 accrediti per un totale di 40. (E non 40 più 8 nel rispetto del limite del 10% della capienza della struttura).
7)Da un punto di vista regolamentare, se anche si volesse far passare la tesi del 32 più 8, tale limitazione non spiega e giustifica quanto poi accaduto;
8)Ci si riferisce al fatto che addetti della società chiedevano all’ingresso l’esibizione del documento di identità, impedendo l’accesso a diverse persone di Napoli nonostante il palazzetto presentasse ancora molti posti disponibili;
9) Ci si chiede se tale comportamento e la richiesta di documenti rappresentino una prassi corretta. Da parte nostra ci si limita ad osservare che le spiegazioni date su FB dal Presidente di Cassino integrino gli estremi di un forte pregiudizio nei confronti della nostra società e dei napoletani in genere;
10) Dal momento che la società cassinate ha i nominativi dei nostri tifosi (applauditi anche a fine partita da diversi atleti di casa) potrà verificare le fedine penali dei pericolosi supporter presenti tra cui si annoverano: imprenditori, casalinghe, insegnanti, direttori di asl, manager di multinazionali, studenti etc…
Dell’atmosfera e del clima non si può scrivere nei comunicati : nei comunicati vanno scritti i fatti realmente accaduti.
Di quello che scriviamo ci assumiamo la piena responsabilità.
Ringraziamo il pubblico e gli atleti di casa, sportivi dall’inizio alla fine.
Ringraziamo, infine, diverse società del nostro girone per la solidarietà dimostrata privatamente e, in taluni casi, pubblicamente e soprattuto la Presidente Fabiola Cilia, Presidente che ha dimostrato sempre ospitalità, sportività, cortesia e gentilezza continua.