Komorebi: catturare la luce del sole nel fogliame

Komorebi: catturare la luce del sole nel fogliame. Un caleidoscopio di incantesimi.

Il tema dei sentieri infiniti che si diramano in ogni momento continua a affascinarmi profondamente, come un’onda inarrestabile che si propaga. È un’ossessione che è stata rinvigorita dall’osservazione delle splendide immagini nel film “The Perfect Days” di Wim Wenders, dove sono rimasto colpito dalla danza eterea dei raggi del sole che filtrano delicatamente attraverso il fogliame, un fenomeno noto in Giappone come komorebi.

Un caleidoscopio di incantesimi

In quanto appassionato di fotografia, mi immergo nella contemplazione di scatti che raffigurano questo spettacolo naturale. Eppure, più osservo quelle immagini, più mi rendo conto che ogni singolo raggio di luce contiene un intero universo di opportunità inesplorate, un caleidoscopio di incantesimi che si intrecciano per plasmare l’istante immortalato.

L’angolo con cui i raggi incontrano il fogliame non è mai lo stesso, dettando di volta in volta la quantità di luce in grado di filtrare e influenzando la saturazione del colore e il contrasto secondo schemi in continuo mutamento. La stessa densità della volta fogliosa agisce come un filtro in movimento, plasmando l’esposizione complessiva secondo geometrie mutevoli.

Foglie

Ci sono poi le singole foglie, ognuna un microcosmo a sé stante. Le loro diverse dimensioni modulano riflessioni e diffusione della luce secondo combinazioni infinite, mentre le molteplici forme delle incisioni fogliari indirizzano il percorso dei raggi in direzioni sempre nuove, ridisegnando composizione e prospettiva a ogni istante. Le sfumature di verde, inoltre, filtrano specifiche lunghezze d’onda, tingendo l’intera scena con temperature e saturazioni cromatiche in continuo mutamento.

La posizione mutevole del sole e le condizioni meteorologiche, a loro volta, portano continue variazioni nella direzione, nell’intensità e nella qualità della luce filtrata, plasmando esposizione, contrasto e atmosfera in modi sempre diversi.

La magia del momento

Eppure, oltre a questi fattori naturali in continua evoluzione, sono soprattutto le scelte tecniche effettuate dai fotografi a rivelare la trama infinita di opportunità offerte dal komorebi ad ogni scatto.

Il semplice aggiustamento del tempo di esposizione e della sensibilità ISO determina, ancora una volta, la quantità di luce raccolta, influenzando l’esposizione e la potenziale immagine del movimento in modi sempre nuovi. La lunghezza focale selezionata, combinata con messa a fuoco e apertura, plasma prospettiva, profondità di campo e nitidezza secondo infinite combinazioni.

Anche impostazioni come il bilanciamento del bianco o la risoluzione finale dell’immagine apportano il loro contributo magico, dettando temperatura di colore, saturazione, definizione dei dettagli e armonia compositiva in modi sempre sorprendenti e imprevedibili.

Trama

In quella trama infinita di incantesimi mutevoli, ogni singolo scatto rappresenta per i fotografi l’opportunità di cristallizzare un frammento unico e specifico di quella tela senza confini di possibilità. Una decisione per abbracciare quel particolare momento, abbandonando tutte le altre infinite opportunità racchiuse in quell’istante effimero e preciso.

Eppure, è proprio questa piena consapevolezza delle molteplici forze in gioco a rendere ogni singolo scatto così prezioso e denso di significati inaspettati. Ognuna delle infinite potenzialità non immortalate, con le sue combinazioni sempre mutevoli di fattori naturali e tecnici, avrebbe meritato di essere sperimentata.

Questa nuova consapevolezza delle infinite variabili contingenti in gioco mi umilia di fronte all’immensità di opportunità che costantemente ci circondano, offrendosi a noi in combinazioni sempre nuove e inaspettate.

Ogni singola fotografia, per quanto possa apparire semplice, è un atto creativo che delinea il nostro futuro sentiero, escludendo altri percorsi che avremmo potuto intraprendere. Eppure, fino a quel preciso momento, tutte quelle strade erano ugualmente contemplate dal caleidoscopio del possibile.

L’effimero e l’infinito

Allo stesso modo, nell’esistenza stessa, finché non prendiamo una decisione, ogni scenario rimane aperto e contemplabile, privo di giudizi di giusto o sbagliato. Ogni decisione esclude un’infinità di altre potenzialità, ma nessuna di esse è intrinsecamente giusta o sbagliata. Sono semplicemente visioni alternative di ciò che avrebbe potuto essere, tutte ugualmente valide finché non ne abbracciamo una.

Komorebi. È questa natura effimera ma infinita delle possibilità a rendere la fotografia, e la vita stessa, così preziose. Nel momento, cristalizziamo un’immagine o una scelta, tutte le altre infinite opportunità svaniscono, lasciando solo quell’istante specifico o quel preciso sentiero a testimoniare ciò che è stato vissuto. Eppure, subito dopo, una nuova tela senza confini di potenzialità inaspettate si riapre davanti ai nostri occhi in una danza infinita di possibilità.