Visitare i Campi Flegrei attraverso una novella che mescola storia e romanticismo. “Notti che sanno parlare” di Cristiano Luchini, ambientata tra Bacoli ed altre gemme flegree.
Visitare i Campi Flegrei. In un mondo dominato da ritmi frenetici e da un eccesso di stimoli effimeri, un racconto è il mezzo ideale per entrare in contatto immediato con i lettori e regalare un momento di sana evasione. Quando poi le idee prendono forma tra le rovine di una storia millenaria, come quella dei Campi Flegrei, ecco che la magia si compie. È quanto accade nella novella “Notti che sanno parlare” di Cristiano Luchini, ambientata tra Baia, Bacoli ed altre gemme flegree. Territori ricchi di fascino, che hanno visto il susseguirsi di miti e leggende fin dall’antichità, e oggi custodiscono un potenziale evocativo in grado di attrarre viaggiatori da tutto il mondo. L’autore compie un gesto antico e accorato, e ci conduce per mano alla riscoperta di quel genius loci ancora tanto caro a chi vive e ama questi luoghi. Dando voce e corpo alle suggestioni dei luoghi attraverso i personaggi di Marco e Alice, la cui storia d’amore si intreccia indissolubilmente alla scoperta dei Campi Flegrei, Luchini realizza quella “letteratura di viaggio” capace di indurre il lettore all’evasione dei sensi. E se il fine ultimo dell’arte è regalare bellezza, ridonare stupore al quotidiano, allora una novella come “Notti che sanno parlare” raggiunge pienamente il suo scopo.
L’autore costruisce un tributo autentico a quei luoghi dello spirito che mai tramontano nella memoria di chi li ha amati, e mai finiscono di sorprendere chi li incontra per la prima volta. Pensare, scrivere e raccontare la Campania Felix con una novella: gesti semplici ma profondamente necessari per mantenere vivo il legame con la nostra identità culturale, e salvaguardare la promessa di bellezza che custodiamo per le generazioni a venire. Ecco perché una novella ambientata nei Campi Flegrei oggi non è solo un’opera narrativa, ma un vero e proprio atto d’amore.
“Notti che sanno parlare”
Noi come in una novella di Dostoevskij.
Sinossi.
Ispirato idealmente al capolavoro di Fëdor Dostoevskij “Le notti bianche”, la novella “Notti che sanno parlare” racconta la storia di Marco, uno scrittore in cerca di ispirazione nella affascinante Baia, perla della Campania Felix. La bellezza dei luoghi contrasta con la sua solitudine, finché una sera il destino gli fa incontrare Alice, una presenza misteriosa.
Visitare i Campi Flegrei. Tra i resti dell’antica città, Marco offre ad Alice la sua amicizia. Nonostante i segreti che li dividono, tra loro nasce un sentimento destinato a cambiare le loro vite. Mentre esplorano insieme le rovine, riaffiorano ricordi e passioni sopite. Nel potere salvifico dell’amicizia e della bellezza, Marco e Alice trovano l’ispirazione per dare una nuova forma ai loro destini. Tra i suggestivi scenari di Baia e dei Campi Flegrei, la storia di un sentimento struggente prende vita attraverso le parole.
Il canto muto della complicità apre la via alla speranza in un mondo che ancora sa stupire. In una notte che sa parlare, due anime solitarie abbattono i muri del silenzio e si legano in un abbraccio delicato come la promessa di un nuovo inizio.
“Notti che sanno parlare”, è acquistabile su Google Books.
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