Come Home Indio A Memoir: graphic novel molto toccante, di Jim Terry. Una delle graphic novel più acclamate del 2020. Finalista quest’anno nella categoria Graphic Novel al prestigioso 41° Annual L.A. Times Book Prize.
Uno sguardo brutalmente onesto ma affascinante sul dolore dell’infanzia, l’alienazione e l’ansia della prima età adulta. Una delle graphic novel più acclamate del 2020. Finalista quest’anno nella categoria Graphic Novel al prestigioso 41° Annual L.A. Times Book Prize. In Come Home Indio A Memoir, l’autore ci conduce per mano nel corso della sua vita, mentre egli lotta per trovare sicurezza e conforto in un ambiente spesso ostile. Tra la comunità Ho-Chunk della sua famiglia di nativi americani nel Wisconsin e i suoi compagni di scuola nei sobborghi di Chicago, cerca invano di inserirsi e alla fine si rivolge all’alcol per fornire una fuga dalla crescente solitudine e alienazione. Terry condivide anche con il lettore, con squisiti dettagli, il processo con cui trova la speranza e si disintossica, così come la potente esperienza di trovare qualcosa in cui credere e a cui appartenere alla resistenza del Dakota Access Pipeline a Standing Rock.
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Come Home Indio A Memoir.
Anche se il padre dell’autore era irlandese, parlava correntemente lo spagnolo, e Indio era un termine affettuoso che usava per Jim quando era felice. Il filo conduttore del libro è il senso di sentirsi fuori posto, fuori dal mondo. C’è un punto molto toccante nel libro in cui l’autore mostra sè stesso come un bambino durante il divorzio dei suoi genitori, interrogato da un avvocato, e rappresenta questo incidente rimpicciolendo la sua immagine di ragazzo fotogramma per fotogramma fino a quando non è solo un punto. Una decisione artistica molto emotiva. Jim Terry ha dichiarato di volersi esprimere come un punto, ecco quanto piccolo è stato fatto sentire in quel momento. Nei fotogrammi in cui è innamorato, tutto lo sfondo svanisce e lui è solo fluttuante. Le storie grafiche hanno un modo di essere surreali, ma anche molto letterali. Questa è la bellezza dell’opera d’arte sequenziale.
Standing Rock.
Jim Terry è cresciuto in una comunità molto piccola di nativi americani. Ma nella Riserva Standing Rock ha fatto parte di molte comunità che spesso si riuniscono. Con i suoi 2,3 milioni di acri, la Standing Rock Indian Reservation è la quinta riserva più grande degli Stati Uniti. Si estende attraverso le estese pianure di erba alta, le colline ondulate e i contrafforti che costeggiano il fiume Missouri. Il lago Oahe, una riserva del fiume Missouri, si trova sul lato est di Standing Rock. Il Grand River è a sud e il Cannon Ball River è a nord. La riserva è a cavallo del confine tra il Sud Dakota e il Nord Dakota.
Le generazioni verranno.
La Riserva Standing Rock prende il suo nome da una formazione naturale che assomiglia a una donna con un bambino sulla schiena. Oggi, questa pietra sacra si trova su un monumento posto all’esterno dell’Agenzia di Standing Rock a Fort Yates, Nord Dakota. In questo luogo magico Jim Terry ha visto l’eroismo, la forza e lo spirito dei nativi americani. Sta ancora scoprendo cosa significa per lui essere nativo. La cosa più importante è un’idea che tutte le tribù sembrano condividere: la generazione che verrà è più importante di quella che è qui ora. Siamo i custodi dei nostri figli.
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