“E’ quatto stagione e Napule”: grande successo al Teatro Acacia a Napoli. Spettacolo nato da un’idea di Marco Traverso. Testi e sonetti a cura di Amedeo Colella.
E’ quatto stagione e Napule. Venerdi 28 Febbraio, nell’ottima cornice del Teatro Acacia di Napoli, si è tenuto il piacevolissimo intrattenimento, nato da un’idea di Marco Traverso. Uno spettacolo narrato sapientemente, a mò di affabulante aedo greco, dallo scrittore e “napoletanista” Amedeo Colella, (nobiluomo napoletano nello spettacolo), sulle splendide esecuzioni delle Quattro stagioni di Antonio Vivaldi, curate dall’Ensemble Amici del ‘700 napoletano (violino ed orchestra di 13 elementi). Straordinaria la performance del Violino Solista, il M° Antonio Ruocco.
Le Quattro Stagioni di Vivaldi, costituiscono un importante esempio di musica a programma, composizioni a carattere prettamente descrittivo. Ad esempio, “L’ Inverno” è dipinto spesso a tinte scure e tetre. Al contrario “L’Estate” evoca l’oppressione del caldo, oppure una tempesta nel suo ultimo movimento. I concerti de “Le Quattro stagioni” sono stati accompagnati da altrettanti sonetti, descrittivi, scritti da un poeta anonimo, probabilmente da Vivaldi stesso. Si è rivelata brillante l’idea di proporre una traduzione in lingua napoletana di tali sonetti, (a cura di Amedeo Colella), finemente declamati dalla bravissima Angela Dionisia Severino, nei panni di un arguto e sfacciato Pulcinella.
L’evento “E quatto staggione e Napule” ha idealmente voluto connettere le due grandi capitali della musica barocca, Venezia e Napoli.
Amedeo Colella, da grande affabulatore quale è, ha ben saputo magnetizzare l’attenzione del nutrito pubblico presente, attraverso la narrazione di aneddoti, storie, e leggende della Napoli settecentesca, indiscussa capitale musicale d’Europa.