La città partenopea è l’emblema del tutto è possibile, ieri ed oggi, quinta tappa del Festival della crescita di Napoli in cui si evidenzia il talento espressamente napoletano di vivere miracolosamente tra passione, comprensione e compassione.
Festival della crescita: Non si è certamente smentiti affermando che la città di Napoli è l’emblema del tutto è possibile. D’altronde la quinta tappa del Festival della crescita evidenzia il grande talento dei napoletani nel convivere, forse miracolosamente, con la passione la comprensione e la compassione. Tale evento ha il fine di rilanciare l’enorme prospettiva di realizzare un avvenire più umano, attraverso la cultura, l’impresa ed il design, allo scopo di migliorare la vita ed aumentare la crescita della città. Le Istituzioni comunali di Napoli e l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, collaborano alla realizzazione della tappa.
Partendo dalla celebre affermazione del poeta T.S. Eliot, il quale diceva: “Il genere umano non può reggere troppa realtà”, questo Festival della crescita propone la cultura come un valido aiuto per la creatività e l’immaginazione di un futuro, utilizzando la fantasia e l’invenzione. Nel tardo pomeriggio di ieri presso la Sala della Giunta del Comune è stato presentato il libro-intervista Italia felix di Andrea Illy per riflettere sulla grandiosità dell’invenzione. La progettazione di un qualcosa di piacevole e felice è alla base della nostra esistenza. Napoli possiede le energie ed il coraggio per crescere sempre di più grazie al senso dell’impresa e del cambiamento.
Oggi, nella seconda giornata del Festival della crescita di Napoli che si svolgerà nel Complesso di Sant’Andrea delle Dame, con gli interventi del Rettore Giuseppe Paolisso, dei docenti Lucia Altucci, Enrico Bonetti, Francesco Izzo, Ciro Natale, e dei partner della giornata: l’Ordine degli Architetti di Napoli nella persona di Grazia Torre, e l’ADI Campania con la partecipazione di Salvatore Cozzolino, si dibatterà appunto sull’innovazione e l’impresa. Tema principale del dibattimento saranno: passione, compassione e comprensione. Si parlerà di come di rendere appassionante l’esperienza culturale e formativa: dai musei alle scuole. Il progetto Penelope in 3D: dal telaio al coding che verrà presentato dall’Istituto di Pontecagnano S. Antonio illustrerà quanto che l’emozione estetica è ca<pace di insegnare ai giovani a conoscere il mondo. L’arte di vivere, a Napoli ed in tutta la penisola è probabilmente la più fertile e ricca del mondo, tuttavia non sempre ne siamo coscienti. Proprio su questa tesi il Festival della Crescita di Napoli intende lavorare.
Gli interventi esterni di creativi di grande esperienza come Paolo Iabichino e Felice Limosani, e manager come Antonino Esposito, Giancarlo Panico, Daniele Pittèri ed Emilio Genovesi approfondiranno tre parole che costituiranno il filo conduttore del meeting: passione, compassione e comprensione.