La mozzarella, ovvero l’oro bianco della regione Campania. Si tratta di una delizia che ingolosisce il palato di chiunque ne assaggi un pezzo facendosi scorrere il latte addosso. Un orgoglio che soltanto il meridione può permettersi. Una vera tradizione che si tramanda di generazione in generazione ed una squisitezza rara da provare nelle altre regioni italiane.
La Mozzarella, L’oro bianco della regione Campania. Una delizia per palato a cui è molto difficile rinunciare, specialmente durante il periodo della bella stagione. Chiunque ne mangi un pezzo resta estasiato, senza neanche badare a quel latte che sgorga e probabilmente si posa addosso. Si tratta di un alimento che rappresenta l’orgoglio del sud Italia, grazie sopratutto ad una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. La mozzarella di bufala campana, battezzata l’oro bianco è una prelibatezza assai rara da gustare nelle altre regioni della penisola.
La sua preparazione prevede ingredienti principali quali il latte, i fermenti lattici, il caglio ed il sale. Sapete perché la mozzarella si chiama così? A causa della mozzatura cui è sottoposta durante il processo di produzione. Infatti si tende a spezzarla in pezzi più piccoli partendo da un impasto molto più grande. La storia ci racconta che la produzione della mozzarella risale al dodicesimo secolo; infatti sono stati rinvenuti dei documenti all’Archivio episcopale di Capua in cui appare per la prima volta in assoluto il termine “mozza”. Si dice che i monaci del monastero di S. Lorenzo della cittadina di Capua, in provincia di Caserta, offrissero ai viandanti questo particolare cibo accompagnato a del pane.
Dunque l’oro bianco della regione Campania è un alimento che ha origini molto antiche ma la sua produzione era assai minore anche per via della rapidità di deperimento dell’alimento che rendeva il trasporto, per lunghi tratti, improponibile. Attualmente invece la mozzarella è un piatto molto diffuso non solo in Italia ma anche nel mondo. Ovviamente si tratta di un derivato del latte che si distingue proprio grazie ad esso. Per quanto riguarda la mozzarella di bufala si usa il latte proveniente da allevamenti bufalini che devono però essere di prima qualità. Appena munto, il latte deve essere consegnato al caseificio non oltre le 12 ore dal processo di mungitura. Quindi deve essere conservato in recipienti particolari che ne mantengono le proprietà nutritive ed organolettiche e poi viene sottoposto all’operazione di filtraggio per togliere tutti i residui e le impurità.
Dopodiché al latte si aggiunge un siero naturale fatto precedentemente acidificare, poi si passa alla coagulazione vera e propria in cui si mette il caglio di natura animale. L’ultima fase alla quale viene sottoposta la mozzarelle appena mozzata è quella della salatura. Il sale viene distribuito in modo omogeneo dentro la mozzarella che quindi potrà essere confezionata per essere distribuita nelle varie salumerie per poter essere, infine, consumata, con grande piacere, da noi.