Lavoro: 3600 assunzioni presso il Ministero dei beni e delle attività culturali in tre anni. Si tratta di posti di lavoro nei musei, nelle biblioteche, ed in tutti quei luoghi gestiti dal Mibac. I candidati dovranno essere in possesso di diploma di scuola superiore, oppure laurea.
Nell’ambito dei nuovi concorsi pubblici per l’anno in corso, il Ministero dei beni e delle attività culturali ha in programma 3600 assunzioni nell’arco di tre anni per diplomati e laureati. Il Ministro Bonisoli intende così assicurarsi nuovo personale al fine di mantenere aperti musei, parchi, biblioteche e tutti quei luoghi gestiti dal Mibac. Data la penuria di personale qualificato per la messa in sicurezza dei tantissimi beni culturali, vero e proprio patrimonio italiano, a causa dei numerosi prepensionamenti, era necessario al più presto improntare un piano di assunzioni che toccasse soprattutto le nostre regioni meridionali, dove è più forte il tasso di disoccupazione giovanile.
Naturalmente le figure professionali saranno selezionate attraverso un concorso pubblico e dovranno essere in possesso di una preparazione ed un titolo utili al ruolo che saranno poi chiamati a svolgere. I nuovi assunti non soltanto dovranno essere i “custodi” delle strutture nelle quali presteranno servizio, ma dovranno essere anche pronti a dare informazioni e spiegazioni, riguardo alle stesse, al pubblico. Nella fattispecie i concorsi verranno banditi e svolti nell’anno 2019, proprio così come autorizzato nella precedente legge di bilancio, mentre le assunzioni verranno effettuate a partire dall’anno 2020 e 2021.
La procedura del concorso pubblico verrà gestita secondo le modalità stabilite nel bando che uscirà sulla Gazzetta Ufficiale il mese prossimo. Per quanto riguarda le prove selettive, ad oggi, non ci sono indicazioni, tuttavia vi sarà un test preliminare di logica per una prima scrematura dei numerosissimi candidati. I prescelti saranno dichiarati idonei in ordine di graduatoria e nel limite dei posti previsti in ogni bando. Per la cronaca le figure non dirigenziali che saranno assunte tra il 2020 ed il 2021 non supereranno le mille unità.