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La manipolazione sociale e psicologica, sarà possibile sfuggirne?

«Non è necessario credere in una fonte sovrannaturale del male: gli uomini da soli sono perfettamente capaci di qualsiasi malvagità»

La manipolazione sociale e psicologica. La distrazione di massa, ovvero, deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti. 

I cambiamenti decisi dalle élite politiche ed economiche, manipolando Il comportamento delle folle, identificandone i caratteri peculiari e proponendo tecniche adatte per guidarle e controllarle. «Non è necessario credere in una fonte sovrannaturale del male: gli uomini da soli sono perfettamente capaci di qualsiasi malvagità» scrive Joseph Conrad, scrittore e navigatore inglese. Infatti, è possibile notare come l’uomo stia mettendo in pratica nuovi subdoli strumenti al fine di continuare a “cavarsela” all’interno della società moderna: a tale proposito, una delle strategie maggiormente ricorrenti nella realtà di tutti i giorni è sicuramente la manipolazione sociale e psicologica, la quale ha conosciuto un notevole consenso soprattutto nell’ambito pubblicitario e dei mass-media.

La manipolazione sociale consiste in un tipo di influenza sociale che punta a mutare la percezione o il comportamento degli altri, sfociando in alcuni casi in un vero e proprio abuso psicologico; attualmente, essa viene impiegata in larga misura dalla cerchia di politici ed industriali alla guida di ogni paese e consta di svariate tattiche, attraverso le quali risulta possibile indirizzare le masse verso ciò che appare loro vantaggioso e redditizio. Tra le strategie più efficaci, elenchiamo quelle studiate dal linguista e scienziato statunitense Noam Chomsky:

Strategia della distrazione, finalizzata a distogliere l’attenzione del pubblico dalle problematiche e le evoluzioni in atto all’interno della società, focalizzando l’interesse su informazioni insignificanti e superficiali; in questo modo, il pubblico non è coinvolto nei problemi sociali e non si occupa di conoscere i dati essenziali, piuttosto esso non ha tempo per pensare e risulta, quindi, verosimilmente imprigionato, da temi semplicistici. (Fonte: Noam Chomsky)

Strategia della gradualità, impiegata per far accettare alla folla una misura non gradita; difatti, applicandolo gradualmente, questa azione trova ampio consenso, in quanto in realtà il pubblico non è in grado di rendersi conto del cambiamento in atto. (Fonte: Noam Chomsky)

Strategia del differire, avente il medesimo scopo della precedente; in questo caso, però, la decisione impopolare viene presentata come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. Difatti, è più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato: questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento. (Fonte: Noam Chomsky)

Un ruolo incisivo in merito alla manipolazione delle masse è svolto sicuramente dalla pubblicità. Secondo il parere di alcuni esperti, gli annunci sono progettati in modo da suscitare in chi li guarda delle precise reazioni. Giocando letteralmente con il nostro sub-conscio l’industria discografica, i film, la televisione, la radio, il web, praticamente… chiunque racconti qualcosa attua consciamente od inconsciamente questa azione.

La pubblicità, a sua volta, si manifesta soprattutto attraverso i mass-media. A tale proposito, è necessario evidenziare il fenomeno globale degli influencer: si tratta di utenti con migliaia (se non milioni) di followers sparsi sui vari social network, i quali sono letteralmente in grado di influenzare il comportamento del pubblico grazie non solo alla loro notorietà, ma anche alla loro “Affidabilità” e “Indipendenza”. Risarciti dalle case di produzione, essi tendono dunque a divenire dei modelli guida e a consigliare e sponsorizzare diversi prodotti in commercio, ottenendo la reazione immediata del proprio seguito.

Sarà possibile, sfuggire alla manipolazione sociale?

Le masse tendono inevitabilmente a seguire una linea comune: difatti, risulta più conveniente affidarsi agli altri piuttosto che ragionare con la propria testa. Tuttavia, è proprio la ragione che consente di difendersi da eventuali manipolatori; ciò che è importante, dunque, è restare fedeli a se stessi, ascoltare il proprio corpo, gli impulsi che esso invia, ed essere più consapevole dei propri pensieri e meccanismi mentali.

A tale proposito, vi presentiamo un interessante prodotto di videoart, (con sottofondo musicale di Mark Perrone), “APPLE” sviluppato e prodotto, attraverso un eccellente lavoro di sintesi, da due valenti studentesse napoletane dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Giuliana Guzzi e Giulia Limauro.

 

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