Otto Comuni Campani in concorso per il titolo di capitale italiana della cultura 2020
Paolo Villa
Otto Comuni Campani in concorso per il titolo di capitale italiana della cultura 2020. Per la cronaca sono 46 le città italiane iscritte per accaparrarsi la speciale gratificazione. Per la nostra regione, in lizza, troviamo: Aversa, Benevento, Salerno, Capaccio Paestum, Caserta, Ravello, Telese Terme, Agropoli.
Assegnato a Matera, il titolo di capitale italiana della cultura 2019, già si pensa al 2020. Per la cronaca si sono iscritte al bando nei termini previsti, ben 46 città della penisola, tra cui troviamo otto comuni campani, meritevoli di questa prestigiosa gratificazione. Ecco la lista completa:
Agrigento, Agropoli, Alberobello, Altamura, Ancona, Asti, Aversa, Bellano, Benevento, Bitonto, Capaccio Paestum, Casale Monferrato, Caserta, Catania, Ceglie Messapica, Cuneo, Fabriano, Fasano, Foligno, Gallipoli, Lanciano, Macerata, Merano, Messina, Montepulciano, Noto, Nuoro, Oristano, Parma, Piacenza, Pietrasanta, Pieve di Cadore, Prato, Ragusa, Ravello, Reggio Emilia, Salerno, Scandiano, Siracusa, Telese Terme, Teramo, Tivoli, Tremezzina, Treviso, Vibo Valentia e Villa Castelli.
Dunque a rappresentare la Campania ci sono Aversa, Benevento, Caserta, Salerno, Capaccio Paestum, Ravello, Telese Terme, Agropoli. Si tratta di otto comuni, tutti meritevoli del titolo, in quanto caratterizzati da famosi ed importanti centri culturali ed archeologici, come per citare un esempio, la Reggia di Caserta , o gli scavi archeologici di Paestum, che da poco hanno sfiorato il record di visitatori in un anno. Dunque per noi campani non ci resta che incrociare le dita e fare il tifo per le bellezze nostrane della regione.
A tal proposito il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, si è detto entusiasta per la partecipazione al concorso di queste grandi e piccole città italiane. Queste le parole dell’esponente politico italiano:
“Sono oltremodo felice di questa forte partecipazione di tante città. Comuni grandi e piccoli di tutt’Italia hanno infatti deciso di investire tutto sulla cultura come cardine del proprio sviluppo: è il segno di una nuova consapevolezza che è nostro dovere favorire e incoraggiare il più possibile”.