Vico esclamativo, voci dal rione Sanità, il primo libro di Chiara Nocchetti, edito dalla nascente casa editrice napoletana San Gennaro. La presentazione dell’opera si è tenuta domenica scorsa nel giardino del Museo archeologico Nazionale della città partenopea. L’evento, a cui potevano partecipare tutti, è stato allietato da spettacoli musicali a cura dell’orchestra giovanile Sanitansemble e da letture di brani curati dai ragazzi del Nuovo Teatro Sanità.
Enorme successo per la presentazione del nuovo libro della scrittrice Chiara Nocchetti, dal titolo Vico esclamativo, voci dal rione Sanità, edito dalla nascente casa editrice napoletana San Gennaro. L’evento ad ingresso gratuito, si è svolto al Museo Mann della città partenopea ed è stato allietato da spettacoli musicali curati dall’orchestra giovanile Sanitansemble, nonchè da letture declamate dai ragazzi del Nuovo Teatro Sanità. Per la cronaca la neo casa editrice fondata in un rione il quale, ultimamente, ha dimostrato la capacità di rinascere dalle proprie stesse ceneri, si pone lo scopo di far da tramite con il quartiere per crescere sempre di più. Vico esclamativo è già nelle librerie di Napoli e di tutta Italia da qualche giorno.
Oltre all’autrice del libro sono intervenuti alla presentazione: Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud, Edgar Colonnese, direttore editoriale di Edizioni san Gennaro, Paolo Giulierin, direttore del museo archeologico nazionale, Antonio Loffredo, parroco del rione Sanità Adolfo Russo, vicario episcopale per la cultura e Paolo Verri, direttore Matera 2019 e, in qualità di moderatore Ottavio Ragone, caporedattore del quotidiano La Repubblica Napoli. In realtà la casa editrice San Gennaro rappresentano un nuovo mezzo a disposizione della comunità, un neo canale per mezzo del quale diffondere bellezza, storia e tradizioni, una sorta di spazio aperto nel quale le giovani risorse saranno coadiuvate da professionisti del mondo editoriale in un più ampio percorso che costituisce un approccio tradizionale, dell’editoria cartacea. sempre più sopraffatta dal digitale.


