L’umile mestiere di lavapiatti a Londra, è chic, 150mila giovani si trasferiscono oltre i confini accettando ogni lavoro
Ennio Duval
L’umile mestiere di lavapiatti a Londra, è chic, 150mila giovani si trasferiscono oltre i confini accettando ogni lavoro pur di non restare disoccupati. Quindi sono in fuga dal nostro paese, non soltanto i cosiddetti cervelloni, ma anche migliaia di braccia. Tra i giovani costretti ad emigrare all’estero, pur di lavorare, il 50% riesce a trovare lavoro come operaio, bracciante, cameriere, lavapiatti.
Gli italiani costretti ad emigrare oltre i confini pur di lavorare, è questo l’ultimo dato statistico che riguarda i giovani d’oggi, i quali si abbassano anche ad esercitare i mestieri più umili, per non rimanere disoccupati e incidere sul bilancio familiare. Dunque sono in fuga dall’Italia, non solo i cervelloni, dotati di un’intelligenza superiore alla media, ma anche le braccia. Tra i giovani che lasciano il nostro paese in cerca di sistemazione, il 50% riesce a trovare lavoro come operaio, bracciante, cameriere e dulcis in fundo come lavapiatti.
Un mestiere molto di moda nel Regno Unito ed in particolare a Londra, dove è ritenuto addirittura chic. Purtroppo l’umile mestiere di lavapiatti, in Italia non viene proprio preso in considerazione, perché spesso non adeguato al livello di istruzione, mentre all’estero assume tutto un altro aspetto: si parte con un mestiere cosiddetto di basso profilo con la speranza di far carriera col trascorrere del tempo.
Secondo i dati forniti lstat, il fenomeno dell’emigrazione giovanile, negli ultimi dieci anni si è addirittura triplicato, infatti si è passati dai 36mila del 2007 ai 120mila del 2017. Ben 81mila gli italiani che si sono cancellati dall’anagrafe italiana. La stragrande maggioranza ha dai 25 ai 39 anni e per giunta il 30% ha conseguito una laurea.
Di solito si è portati, in un Paese straniero, ad accettare lavori molto umili non adeguati al livello di istruzione, al fine di far carriera. Così troviamo un giovane laureato che fa il barista o il lavapiatti a Londra, accettando anche di vivere in affitto in stanze super affollate. Intanto fa esperienza e spera di trovare lavori qualificati. Pertanto circa 150mila persone l’anno, vanno all’avventura in stati stranieri.
Gli stipendi sono più alti rispetto a quelli italiani, soprattutto nel Regno Unito, però la vita costa di più. Tuttavia resta il vantaggio dell’apprendimento della lingua e la possibilità di far carriera. Un aspetto da non sottovalutare, visto che in Italia tale opportunità non esiste. Come conferma uno dei pizzaioli più famosi di Napoli, l’umile mestiere di lavapiatti è molto ricercato nella capitale inglese ed i giovani partono dall’Italia per intraprendere questo lavoro che qui non si sognerebbero mai di fare, ma se lo fai a Londra sei chic.